Sapete che la pianta che produce le bacche di vaniglia, originaria del Messico, appartiene alla famiglia delle orchidee?
Ecco perchè l'aroma della vaniglia è così dolce e avvolgente!
In uno dei tanti mercati girati durante il mio soggiorno provenzale, precisamente al mercato del sabato di Aix en Provence, mi sono imbattuta in un signore che vendeva esclusivamente bacche di vaniglia! Sono rimasta molto sorpresa dal prezzo, praticamente la metà di quello che le pago in Italia. E nel chiacchierare col proprietario del banchetto è venuto fuori che la sua compagna è originaria del Madagascar, il paese maggior produttore al mondo di vaniglia, ecco perchè si è specializzato nella vendita di questo prodotto!
Naturalmente non potevo non approfittare dei tanta abbondanza e di un prezzo tanto vantaggioso, e quindi sono tornata a casa con una bella scorta di bacche, forse un po' più piccole di quelle compro normalmente, ma molto morbide e profumate!
Il loquace venditore mi ha anche suggerito un metodo per conservare le bacche affinchè mantengano freschezza e morbidezza più a lungo: basta immergerle integre in una bottiglina con del rhum.
In realtà non credo che nel mio caso sarà necessario, visto che ho già iniziato a smaltirle.
La prima bacca è finità in una delicata confettura di pere Williams, così, ...per dare il benvenuto all'autunno.
Confettura di pere Williams alla vaniglia
Ingredienti per 2 barattoli da 340 g
1 kg di pere
500 g di zucchero
1 bacca di vaniglia
1/2 limone
Preparazione
Sbucciate le pere, riducetele in pezzi e spruzzatele con il succo del limone per non farle ossidare. Trasferitele in un tegame in acciaio e fatele disfare sulla fiamma per circa 40 minuti. A questo punto pesate la frutta cotta e in base al peso calcolate il quantitativo di zucchero che dovrà essere di circa la metà. Mettete di nuovo la frutta sul fornello con lo zucchero a fiamma bassa e mescolate spesso. Dieci minuti prima di spegnere aggiungete i semini di una bacca di vaniglia. Nel frattempo lavate bene i barattoli e fateli sterilizzare in forno a 100° fino a quando la marmellata sarà densa. Inumidite i barattoli caldi con poco alcool puro, invasate la marmellata bollente e fate raffreddare i barattoli per 24 ore coperti da una garza. Il giorno dopo inumidite dei foglietti di carta oleata (o pellicola) con l'alcool puro e adagiateli sulla confettura, a contatto con la superficie. Chiudete bene con i coperchi e conservate la marmellata a temperatura ambiente fino al momento dell'apertura del barattolo, preferibilmente entro l'anno.
Note
Fra i tanti metodi di conservazione praticabili per le confetture, questo che prevede la sterilizzazione in forno e successivamente con l'alcool puro e l'invasamento a barattolo caldo resta quello che preferisco, sia perchè ormai ci sono troppo abituata e ne ho da anni constatato l'efficacia, sia perchè è a mio avviso il più pratico.