sabato 30 giugno 2012

La mia focaccia di patate con i pomodorini e le cipolle


Salve amici e amiche!
Questo è un post "in trasferta"....nel senso che sono fuori casa da un paio di  giorni e in attesa di ripartire. Si tratta di uno spostamento per lavoro e non di una vacanza, purtroppo!
Riconosco che le mie giornate sono tutt'altro che noiose!
Anzi, proprio ieri meditavo sul fatto che ogni tanto non sarebbe mica male starsene sul divano ad "annoiarsi"!
E invece la mente è talmente piena di impegni che non si riuscirebe a staccare la spina neanche trovando il tempo di sdraiarsi sul divano!...figuriamoci la noia....questa sconosciuta!
E insomma... "qualche" chilometro su e giù per la penisola non è proprio il massimo con le temperature di questi giorni! 
E' quel che mi aspetta oggi,  sperando di non incappare nel primo esodo della stagione verso le località di mare!
Vi saluto, vi auguro un bel fine settimana e corro a prepararmi!



Focaccia di patate con cipolle e pomodorini

Ingredienti
200 g di semola di grano duro
200 g di farina 0
100 g di farina Manitoba
250 g di patate con la buccia
1 cucchiaio d'olio per l'impasto + 1 per la superficie
1 bustina di lievito di birra disidratato (7 g)
2 cucchiaini di zucchero
acqua tiepida q.b.
1 cucchiaino scarso di sale
10 pomodorini
1 cipolla 
origano

Procedimento
Lessiamo le patate con la buccia. Appena cotte le spelliamo, le schiacciamo e le lasciamo intiepidire.
Disponiamo le farine sulla spianatoia e al centro versiamo il lievito sciolto in 1/2 bicchiere d'acqua tiepida con lo zucchero, le patate schiaccciate, l'olio e cominciamo ad impastare. Se occorre versiamo altra acqua, e aggiungiamo il sale, impastiamo fino ad ottenere un composto morbido ma lavorabile che arrotoleremo più volte su sè stesso.
Disponiamo l'impasto in una ciotola coperta con della pellicola e lasciamo lievitare nel forno appena tiepido per circa 2 ore.
Nel frattempo affettiamo sottilmente la cipolla e la lasciamo appassire in un padellino con poco olio.
Riprendiamo l'impasto e lo stendiamo sulla carta forno, lasciamo lievitare ancora 30 minuti poi farciamo con i pomodorini tagliati a metà, la cipolla, l'origano, un filo d'olio e sale.
Inforniamo a 220° fino a che la focaccia risulterà ben dorata, occorreranno circa 25 minuti.

Note
In rete ci sono tantissime ricette di focacce, con le patate e non. Così è come la faccio io e il risultato è una focaccia molto soffice ma con un po' di crosticina. Potete arricchirla con quel che volete voi e se disponete di un forno a legna....quasi quasi vi invidio!

giovedì 28 giugno 2012

Arrostini di pollo


Ma non doveva arrivare Caronte?
Qui per il momento non si è nè visto nè sentito! 
E' in ritardo! ...anzi, al suo posto è giunto un "Eolo" fresco fresco, che ha reso molto più gradevoli le giornate e ha lasciato spazio a qualche piatto un po' più succulento di quelli che solitamente prepariamo contro afa e calura estiva!
A proposito....il cheesecake!!!
Devo ammettere che non è venuto proprio bello! Buono si! Ma poco presentabile!
Vi avevo salutato nell'ultimo post con una dichiarazione di intenti: "vado a fare il cheese-cake per la cena di 'sta sera!"
In effetti siamo stati invitati da mia sorella e io il cheese cake l'ho preparato! 
Ma non la mattina, come era nei programmi (purtroppo ho dovuto portare la micetta dal veterinario, è anziana e ha sempre tanti problemi!), bensi nel tardo pomeriggio. 
E naturalmente non ha avuto il tempo necessario per rapprendersi adeguatamente; l'aspetto non era tale da meritarsi qualche foto!
Quindi lo rifarò presto e per il momento... non vi svelo alcun dettaglio!

Vi racconto invece di questi "arrostini" di pollo, che poi altro non sono che degli involtini realizzati con le sovracosce, eventualmente disossate, senza pelle e avvolte nella pancetta fresca che ne garantisce la morbidezza.
Potete metterci gli aromi che più vi piacciono.....


...io li ho fatti così:

Arrostini di pollo
Dosi per 4 persone

Ingredienti
4 sovracosce senza pelle
4 fette di pancetta fresca
2 rametti di rosmarino
1 spicchio d'aglio
sale e pepe
4 scorzette di limone
olio evo 

Procedimento
Disossiamo le sovracosce e le apriamo a libro, le farciamo  con parte di un trito realizzato con gli aghi del rosmarino e l'aglio, aggiungiamo anche la scorzetta di limone, sale e pepe.
Formiamo gli involtini e poi li avvolgiamo con le fette di pancetta, condite con sale e pepe e il trito restante. Fissiamo con degli stecchini di legno e disponiamo gli involtini su una teglia da forno. Irroriamo con l'olio evo ed inforniamo a 200°, fino a quando gli involtini risulteranno ben rosolati.



martedì 26 giugno 2012

Torta al limone


Ho appena mangiato l'ultima fetta di questa torta al limone che fa parte dal repertorio di mia madre.
Sto ancora sorseggiando pigramente ll mio caffè (il primo di una lunga serie, mi sembra di capire dall'andazzo lento della mattinata....) e voglio condividere con voi questa ricetta  che soddisferà tutti quelli che cercano di limitare il consumo dei tuorli d'uovo; sarà molto utile a chi ha dei bianchi da smaltire e farà storcere il naso a quelli che cercano di evitare il burro! 
Io che di solito ne limito il consumo, in questo caso me lo concedo volentieri: per una torta soffice e delicata ne vale la pena!
E i tuorli?...li ho trasformati in una crema pasticcera utilizzata come accompagnamento della torta (...altrimenti possiamo farcirla direttamente!).

E mentre il frinire delle cicale è già molto intenso e preannuncia un'altra giornata di caldo (pare che stia arrivando addirittura Caronte!), me ne vado a preparare un fresco cheesecake per la cena di 'sta sera! Se viene buono e bello ve lo mostro!

Buona giornata a tutti!


Torta al limone

Ingredienti
400 g di farina 00
400 g di zucchero
1 bicchiere di latte
6 chiare d'uovo
1 bustina di lievito
200 g di burro
1 limone (buccia grattugiata e succo) + 1/2 per decorare
zucchero a velo


Procedimento
Accendiamo il forno alla temperatura di 180°. Setacciamo la farina, vi uniamo lo zucchero, il lievito sciolto in poco latte, il latte  restante, il burro fuso e il limone (sia il succo che la scorza).
Mescoliamo bene e montiamo a neve fermissima le chiare d'uovo. Le incorporiamo delicatamente al composto di latte, farina e burro.
Trasferiamo il tutto in una teglia coperta di cartaforno e inforniamo per circa 3/4 d'ora.
Vale la prova stecchino! Lasciamo raffreddare sulla gratella per dolci, decoriamo con il limone tagliato a fettine e spolverizziamo di zucchero a velo.

Note
Si può arricchire la torta con 100 g di uvetta ammollata nell'acqua o in qualche liquore di nostro gradimento che possa accompagnare il gusto del limone.

Questa ricetta è stata provata da Valentina del blog L'incapace in Cucina.






sabato 23 giugno 2012

Tè freddo al rosmarino


"Meriggiare pallido e assorto
presso un rovente muro d’orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi.

Nelle crepe del suolo o su la veccia
spiar le file di rosse formiche
ch’ora si rompono ed ora s’intrecciano
a sommo di minuscole biche.

Osservare tra frondi il palpitare
lontano di scaglie di mare
mentre si levano tremuli scricchi
di cicale dai calvi picchi.

E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com’è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia."

Eugenio Montale, 1916

Tè freddo al rosmarino

1 litro d' acqua 
3 bustine di tè
il succo di 1/2 limone
3 cucchiai di zucchero
3 rametti di rosmarino
tanto ghiaccio

Facciamo bollire l'acqua, spegnamo la fiamma, aspettiamo che dimunuisca  il bollore e mettiamo in infusione le bustine di tè e un rametto di rosmarino.
Dopo 3 o 4 minuti aggiugiamo il succo di 1/2 limone e filtriamo il tutto. 
Zuccheriamo e trasferiamo il tè in una caraffa o bottiglia dove avremo messo altri 2 rametti di rosmarino.
Lasciamo raffreddare  e poi trasferiamo in frigo fino al momento di servire con abbondante ghiaccio.





giovedì 21 giugno 2012

Di albicocche, marmellate, crostate e ricordi


....ovvero, la dolcezza e la poeia delle cose semplici!
perchè hai voglia ad inventarti dolci e piatti particolari e ricercati!
A me le cose essenziali e genuine piacciono più delle altre, perchè spesso hanno tanto gusto e sono ricche di tradizione, anche solo famigliare, e di ricordi!
E già solo per questo non stancano mai!


Di marmellate questa primavera ne ho fatte tre, di fragole, di ciliegie e di albicocche!
Quest'ultima è la mia preferita! Da sempre!
Mi ricorda le piacevoli colazioni in terrazzo da bambina, a base di fette biscottate con la mamellata di albicocche di mia madre, in compagnia di mia sorella e dei miei cugini.
Mi sembra di aver conservato integro il ricordo del profumo e della bontà di quella marmellata, nonchè il ricordo della leggerezza dell'infanzia!
E così ogni anno, anche se è sempre più difficile trovarne di veramente buone, la marmellata di albicocche è per me una priorità assoluta!
E mi piace che sia al naturale: frutta, zucchero e stop!
Quest'anno per ogni Kg di albicocche ho aggiunta 600 g di zucchero. Il procedimento che utilizzo per la realizzazione potete leggerlo qui e qui.


I barattoli mi piacciono vestiti a festa, con pizzi e merletti!...ma...non ho potuto aspettare! 
Una parte l'ho utilizzata subito per farcire una crostata sana e leggera con frolla all'olio.
Ho fatto il mio solito impasto, nel quale ho sostituito il burro con lo stesso quantitativo di olio di semi di mais. 
Niente di più semplice!

Gli ingredienti necessari per una crostata sono:
250 g di farina 00
1 uovo intero + 1 tuorlo
125 g di zucchero
la buccia di 1/2 limone grattugiata
50 g di olio di semi di mais
2 cucchiai di latte (solo se occorrono!) 
1 cucchiaino di lievito per dolci
6 cucchiai di marmellata di albicocche
zucchero a velo


Come preparare la crostata:
Per la frolla basta impastare tutti gli ingredienti insieme, aggiungere un po' di latte solo se l'impasto dovesse sembrarci troppo duro e difficilmente amalgamabile. Formiamo una palla che lasceremo riposare in frigo per 30 minuti. Accendiamo il forno a 180°. Riprendiamo l'impasto, lo stendiamo su un foglio di carta forno, lasciandone da parte 1/3 (anche meno!) per formare la griglia. Trasferiamo la base sullo stampo aiutandoci con la carta, la farciamo con circa 6 cucchiai di marmellata e disponiamo le striscioline sulla superficie. Inforniamo per 30 minuti.
Lasciamo raffreddare su una gratella per dolci e spolverizziamo leggermente con dello zucchero a velo.


E a proposito dell' ultimo post...vi ricordate il serpente?
Purtroppo è caduto vittima della scopa del vicino di casa....del resto non c'è stato verso di far intervenire qualcuno che potesse allontanarlo con altri metodi!
Sembrava che la questione non fosse di competenza di nessuno e nonostante le molteplici telefonate a destra e a manca, ci siamo dovuti arrangiare da soli!

Questa ricetta è stata provata da Barbara del blog OcaGattoLetto .

lunedì 18 giugno 2012

Pane in cassetta "mele e cereali" al sesamo


Una lavatrice che perde acqua, un marito fuori per lavoro e...un serpente che si aggira indisturbato in giardino!
Ecco come è iniziata la mia settimana!
Ho appena avuto un incontro fin troppo ravvicinato con l'intruso!
...era già stato avvistato giorni fa mentre si intrufolava nella cantina di un vicino!...il quale, alla notizia che un rettile scorazzava nel suo scantinato, non si è animato più di tanto: "Sicuramente esce! perchè in cantina è freddo e non c'è niente da mangiare!"
...e infatti è uscito!
Ora mi sono barricata in casa, porte e finestre serrate (si, fa caldo ma poco importa!)!
...in attesa di capire come risolvere il caso! 
Si accettano suggerimenti!

Viste le premesse, perdonatemi la tovaglietta imbrattata di marmellata e l'essenzialità del post!
Cerco di farmi perdonare con questo pane buonissimo, croccante fuori e morbido dentro!

Pane in cassetta "mele e cereali" al sesamo

Ingredienti
200 g di farina 0
100 g di farina di farro
200 g di farina di cereali misti
2 mele piccole
100 g di acqua
100 g di latte
1 bustina di lievito di birra disidratato
2 cucchiaini di zucchero
1/2 cucchiaino di sale
1 cucchiaio di cereali
1 cucchiaio di semi di sesamo
poco uovo per spennellare la superficie

Procedimento
Mescoliamo e raccogliamo le farine sul piano da lavoro, al centro poniamo le mele sbucciate e grattugiate, il lievito e lo zucchero sciolti nella miscela di acqua e latte intiepiditi. Impastiamo il tutto e aggiungiamo il sale. Continuiamo ad impastare, aggiungendo dell'altra acqua solo se occorre. L'impasto deve risultare morbido ma lavorabile.
Poniamo l'impasto in una ciotola coperta di pellicola e lo lasciamo nel forno appena appena tiepido per circa 2 ore.
Riprendiamo l'impasto, lo sgonfiamo, lo trasferiamo in uno stampo da plumcake coperto di carta forno e lo lasciamo lievitare ancora per 30 minuti. 
Nel frattempo scaldiamo il forno a 220°, inforniamo per circa 30 minuti, abbassando la temperatura a 200° a circa metà cottura.
Sforniamo e lasciamo raffreddare su una gratella per dolci. 

Note
- Il profumo delle mele è percepibile nel pane appena sfornato. Ma ciò che conferiscono le mele è soprattutto una piacevolissima morbidezza della mollica, contrastata dai cereali e dal sesamo della superficie.
- Si conserva bene anche per il giorno dopo (io l'ho tenuto in un sacchetto di carta per alimenti) ed è buono sia col dolce che col salato.
 

Aggiornamento da Rettilandia: La figlia del vicino ha appenna lanciato un urlo perchè si è imbattuta nel serpente...ognuno dice la sua sulle dimensioni, chi lo vede grande e chi lo vede piccolo! E  il vicino è uscito con la scopa!

19 giugno, ore 11:18 - Aggiornamento n°2: Dopo alcune ore in cui il serpentello si è divertito a giocare a nascondino, il vicino di casa e, soprattutto, la sua scopa hanno preso il sopravvento e non gli hanno lasciato scampo!


Note - 2
Visto il caos ho dimenticato di specificare che prima di infornare il pane bisogna spennellarlo con un po' di uovo per poi cospargerlo di sesamo e cereali.





sabato 16 giugno 2012

Tortine alla lavanda e....buon compleanno Blog!


Un anno di blog! ....incredibile ma vero!
Un divertissement che diventa ogni giorno più coinvolgente grazie soprattutto alle persone che si affacciano a questa finestra virtuale rendendola una realtà  viva e vivace!
Quindi un post per fare gli auguri al blog! 
Ma soprattutto un post per ringraziare voi che nel corso di questo anno mi avete tenuto compagnia e dimostrato affetto!
Grazie di cuore!


Tortine alla lavanda
Dosi per 12 tortine (o per una torta di 25 cm di diametro) 

Ingredienti
per la base
vedi qui

per la crema
3 tuorli
3 cucchiai di zucchero
1 cucchiaio e 1/2 di maizena
370 ml di latte
8 fiori di lavanda freschi, appena colti, con parte dello stelo + 4 per decorare
150 ml di panna da montare
1 foglio di colla di pesce (4 g)
zucchero a velo



Procedimento
Per la base regoliamoci come se dovessimo fare il rotolo, stendendo però l'impasto con uno spessore di 1,5 cm. Evitiamo solo di arrotolare il pan di Spagna.
Per la crema: in un pentolino mescoliamo bene i tuorli con lo zucchero, uniamo anche la maizena e gradualmente il latte. Laviamo bene i fiori di lavanda, ne mettiamo 4 nel freezer avvolti nella pellicola per farli indurire e gli altri 8 in un saccheto di quelli che si usano per non disperdere gli aromi nel tegame (o una garza sterile!). Uniamo il sacchetto alla crema e portiamo il tutto sul fornello a fiamma bassa e mescolando in continuazione, fino a che la crema risulterà densa. A questo punto togliamo il sacchetto con la lavanda, trasferiamo la crema in una ciotola e la copriamo con della pellicola (a contatto con la superficie) per non far formare la costicina. Mettiamo da parte a raffreddare e intanto montiamo la panna tenendone da parte un cucchiaio. Mettiamo la colla di pesce a bagno in acqua fredda e dopo 15 minuti scaldiamo leggermente la panna tenuta da parte e vi sciogliamo dentro la colla. 
Una volta fredda la crema alla lavanda incorporiamo la panna e la colla. Tagliamo la base di pan di Spagna con dei coppapasta della forma che preferiamo e, mantenendo la formina, riempiamo ogni tortina con la crema. Trasferiamo il tutto in frigo per un paio d'ore. A questo punto sformiamo le tortine, prendiamo i fiori di lavanda surgelati e li tritiamo insiame ad un po' di pan di Spagna avanzato e decoriamo le tortine. Completiamo con dello zucchero a velo.

Note
- Sicuramente è molto più pratico realizzare una torta unica: decorandola non sarebbe certo meno bella! Ma io avevo voglia di cuori da dedicare a voi!
- Perchè la lavanda non disturbi il quantitativo giusto secondo me è di 7, massimo 8, fiori nella crema. Regolatevi anche in base alla grandezza dei vostri fiori. I miei erano piuttosto piccoli e sono cresciuti in giardino, al riparo da fonti di inquinamento!
- Io ho utilizzato un solo foglietto di colla di pesce perchè volevo che la crema restasse tale, serviva solo un po' di "sostegno"...se pensate che il dolce debba rimanere fuori dal frigo a lungo forse potreste aumentarne un po' il quantitativo.


venerdì 15 giugno 2012

Cannaruozzi 'ncipuddrati


Non solo non sono calabrese, ma in Calabria io non ci sono mai stata, se non di passaggio per raggiungere la Sicilia!
Eppure il nome di questa ricetta, letta alcuni anni fa su una rivista di piatti regionali, mi ha sempre suscitato una grande simpatia, al punto che pur non avendola mai fatta, non me la sono mai dimenticata!
Poi è capitato che alcuni giorni fa Carla ha pubblicato un primo piatto con un sugo di cipolle rosse e pomodori che mi ha riportato alla mente questo simpatico nome...e quindi ecco la ricetta!
...Anche perchè di questi tempi un tuffo nel mare di Calabria ci sta benissimo e visto che ormai mi trovo in loco passo a prendermi un buon caffè da Renata!


Cannaruozzi 'ncipuddrati
Dosi per 2 persone

Ingredienti
180 g di tubetti rigati
250 g di cipolle rosse affettate sottilmente
1 spicchio d'aglio
10 pomodorini
peperoncino piccante
4 o 5 foglie di basilico
olio evo
sale e pepe
2 cucchiai di ricotta salata o affumicata, grattugiata (o pecorino)

Procedimento
Prendiamo 2 padelle: in una facciamo appassire con poco olio e a fiama dolce la cipolla, fino a che risulta molto morbida; nell'altra scaldiamo dell'altro olio con aglio e peperoncino e aggiungiamo i pomodorini divisi in 4 e il basilico. Quando anche il sughetto di pomodori risulterà quasi pronto uniamo la cipolla e lasciamo insaporire il tutto per pochi minuti, aggiustando di sale e anche di olio, se occorre!
Lessiamo i tubetti e li condiamo col sughetto, impiattiamo e completiamo con la ricotta grattugiata.

Note
 - Ultimamente i miei piatti abbondano di cipolle rosse...beh, si! Effettivamente ne ho comprate un bel po' e quindi ora le uso molto! Comunque il loro sapore è delicato e non disturba e cotte risultano anche digeribili! E poi un piatto dal gusto forte e saporito, a prova di marito direi,  ogni tanto ci sta anche bene!
 - La ricetta originaria, che ho più o meno seguito, prevedeva la ricotta salata. Io ho utilizzato del pecorino romano.

mercoledì 13 giugno 2012

Insalata di ceci e moscardini con cipolle rosse e basilico


Lontananza forzata dal blog in questi giorni!
L'imprevisto è sempre in agguato e diventa ogni giorno più complicato riuscir a star dietro a tutto!
Quante cose ci sono che mi piacerebbe fare e per le quali non riesco a ritagliarmi neanche un po' di tempo! 
Libri e riviste che aspettano da anni di essere presi in considerazione; oggetti che reclamano attenzione e, soprattutto, una diversa collocazione che gli conferirebbe tutt'altra luce; veranda da riorganizzare per poter essere vissuta e sfruttata al meglio durante l'estate; biancheria dimenticata sul fondo di un baule che aspetta da fin troppo tempo il suo momento di gloria...e magari di respirare un po' d'aria...
Potrei continuare ancora per mezz'ora almeno!
Ma aggiungo solo che non sempre si ha modo di dedicarsi alla preparazione di piatti elaborati o particolari...le idee sono sempre tante, la curiosità di sperimentare c'è sempre, ma gli impegni sono tali che si finisce per tenere la mente impegnata su altre situazioni. 
E la cena e il pranzo si risolvono quasi automaticamente con piatti semplici e già collaudati, che non richiedono quel minimo di impegno mentale in più!

...E questa è la cena di ieri sera, a conferma delle mie parole...


Neanche tanto male come cena, a dirla tutta!
E neanche tanto sbrigativa se vogliamo che il risultato sia davvero buono!
I ceci devono essere quelli secchi e di buona qualità, messi a bagno il giorno prima e lessati da noi...e non già cotti in scatola! e i moscardini necessitano di essere lessati almeno qualche ora prima per avere il tempo di raffreddare  nella loro acqua di cottura, onde evitare di ritrovarseli duri e... nervosetti!
Sui piatti semplici la differenza è data da pochi imprescindibili dettagli!


Insalata di ceci e moscardini con cipolle rosse e basilico
Dosi per 4 persone

Ingredienti
200 g di ceci secchi
1,5 Kg di moscardini
olio evo
1 mazzetto di basilico
1/2 cipolla rossa
1 spicchio d'aglio
1 rametto di prezzemolo
succo di limone
sale e pepe
1 cucchiaino di bicarbonato per i ceci

Procedimento
La sera prima mettiamo in ammollo i ceci in acqua tiepida con 1 cucchiaino di bicarbonato. La mattina dopo sciacquiamo i ceci e li mettiamo nel tegame coperti di acqua fredda. Portiamo ad ebollizione eliminando spesso la schiuma che si forma eventualmente in superficie. Facciamo sobbollire fino a cottura. Ci vorrà circa 1 ora e 1/2.
Puliamo e laviamo i moscardini e asportiamo la pellicina che li ricopre. Facciamo bollire abbondante acqua in un tegame e vi tuffiamo i molluschi. I miei erano abbastanza grandi e ci sono voluti circa 20 minuti di cottura. Teneteli d'occhio e verificate spesso con una forchetta il grado di cottura. Devono essere molto teneri. Una volta cotti spegniamo la fiamma sotto la pentola, mettiamo il coperchio e facciamo raffreddare i molluschi nella loro acqua di cottura.
Una volta freddi possiamo preparare l'insalata, mescolando i ceci, i moscardini tagliati, la cipolla affettata sottilmente, aglio, prezzemolo e basilito tritati finemente. Condiamo il tutto con olio, succo di circa 1/2 limone piccolo, sale e pepe.

Note
- Il quantitativo di moscardini potrebbe sembrare eccessivo, ma una volta cotti renderanno molto meno, quindi è meglio non lesinare.
- Solitamente preparo le insalate di mare con aglio e prezzemolo; questa volta ho aggiunto abbondanti basilico e cipolla e il risultato è stato molto apprezzato!
- I miei moscardini erano grandi quasi come polipi, quindi per la cottura mi sono regolata come per i "molluschi-cugini": li ho tuffati in acqua bollente per tre volte prendendoli per la testa (scusate la durezza espressiva!), prima di immergerli definitivamente; ...serve a far arricciare i tentacoli!






venerdì 8 giugno 2012

Alici fresche gratinate al forno ripiene di mozzarella


Evviva l'estate!
...e anche se il meteo annuncia temporali diffusi per i prossimi giorni, ormai nulla può toglierci dalla mente che nell'estate ci siamo dentro!
Le temperature lo dimostrano, i campi anche! 
Non so se vi è capitato (...se avete avuto la fortuna!) di fare una passeggiata in campagna in questo periodo: nel giro di pochi giorni i colori della natura sono sfumati dai toni del verde intenso al giallo caldo del grano ormai quasi maturo!
E per le strade del paese il profumo delle rose è gradualmente stato sostituito da quello del gelsomino!
Lo scorso anno in questo periodo mi trovavo in città per lavoro e mi sono persa i bellissimi passaggi che danno il senso dell'avvicendarsi delle stagioni: la loro percezione, secondo me, giova al nostro spirito! E' un po' come vivere secondo una maniera antica, affidando il nostro andamento al ritmo naturale del tempo.
Nelle grandi metropoli un po' di tutto ciò si perde: sono piuttosto le zanzare che vanno e vengono a dare l'idea del passaggio stagionale, insieme all'asfalto che si arroventa e si ammorbidisce sotto i nostri passi!...ma io sono una che "non preferisce" vivere in città, quindi il mio parere è di parte!


Una cosa che mi piace e mi rilassa in estate è il prepararmi la cena in anticipo, per poter poi uscire, a piedi o in bicicletta con mio marito, e rincasare ad ora di cena trovando tutto pronto!
Una torta rustica, le verdure gratinate al forno, un arrosto freddo...comunque mi dà un senso di libertà l'organizzarmi in anticipo per potermi godere la giornata all'aperto nelle ore più fresche, quando il sole comincia a calare!
E poco importa se nelle ore di massimo caldo il forno contribuisce ad arroventare la casa più di quanto già non facciano le temperature esterne: io a delle belle teglie sfornate colme di verdure colorate e di qualunque altra cosa non ci rinuncio!

Un piatto tipicamente estivo è appunto rappresentato dalle alici  al forno.
Questi pesciolini azzurri vengono pescati proprio in primavera e in estate quando, complice la luna piena, vengono a galla abbondantemente nei nostri mari.
Io le preparo così: per due persone compro circa 500 g di alici e una volta pulite e lavate le apro a libro e le dispongo su una teglia unta d'olio d'oliva. Le farcisco con 1 spicchio d'aglio tritato insieme ad un bel mazzetto di prezzemolo, sale e pepe. Aggiungo su ogni alice un pezzetto di mozzarella passita e ricopro con altre alici. Aromatizzo ancora con aglio prezzemolo e cospargo col pangrattato. Un altro pizzico di sale e di pepe...Un giro d'olio...  le alici sono pronte da essere infornate!
20 minuti a 200° sono sufficienti per la cottura, anzi, regoliamoci secondo il nostro forno per non lasciarle asciugare troppo.
Sono buone calde, tiepide o fredde!

Buon fine settimana a tutti!




mercoledì 6 giugno 2012

Per Quanti modi di fare e rifare....le Puccette Pugliesi


Quanto mi piace fare il pane!!!
Figuriamoci se non partecipavo anche questo mese all'iniziativa di Anna e Ornella, Quanti modi di fare e rifare
Siamo da Vale del blog In cucina senza glutine, che ci invita a riproporre le sue Puccette Pugliesi. L'invito è accolto molto volentieri, seppur con qualche piccola variante rispetto alla sua ricetta. 
Del resto il bello del confrontarsi è proprio questo! ...ho giocato un po' sulle farine e sulla forma che ho preferito a ciambella, ispirandomi un po' alle friselle. 
Con metà dell'impasto ho formato una ciambella più grande e con l'altra metà delle ciambelline.
Basta con le chiacchiere, ringrazio Vale e passo alla ricetta!


Le Puccette Pugliesi

Ingredienti
200 g di semola di grano duro
300 g di farina 0
250 g di patate da lessare
1 cubetto di lievito di birra
acqua tiepida q.b.
1 cucchiaino di zucchero
1/2 cucchiaino di sale

Procedimento
Lessiamo le patate con la buccia e una volta cotte le spelliamo e le schiacciamo. Mescoliamo la farina alla semola e disponiamo a fontana. Al centro raccogliamo le patate, il lievito sciolto con lo zucchero in poca acqua tiepida e impastiamo. Se occorre altra acqua la aggiungiamo e ci regoliamo per il quantitativo, infine uniamo il sale. Lavoriamo per bene e formiamo delle palline di uguale peso. Allunghiamo ciascuna pallina in un bastoncino che avvolgeremo a ciambelle e disponiamo a distanza l'una dall'altra sulla placca da forno. Lasciamo lievitare fino al raddoppio poi inforniamo a 200° per circa 25 minuti.


 ...e a proposito di ciambelle...


 ...vi ricordo che il prossimo mese Quanti modi di fare e rifare è ospite nella mia cucina con le Mini-Ciambelline al giulebbe! Vi aspetto tutti!


lunedì 4 giugno 2012

Crema di carote alla vaniglia, con pistacchi e....


Probabilmente da questo blog si evince: non sono una che cerca di sperimentare ingredienti originali o accostamenti arditi a tutti i costi! 
Anche quando invento lo faccio senza allontanarmi mai troppo dai solchi della tradizione!...sperimento con una certa prudenza, potremmo dire!
E' per questo che inizialmente ero scettica io stessa di fronte alla "strampalata" idea di fare un dessert cremoso a base di carote!
Ma poi ho pensato che la vellutata di carote è una di quelle che preferisco, che in fin dei conti quest'ortaggio l'ho messo un po' ovunque: nei dolci, nel pane e persino nella brisè (non ho ancora mai pubblicato queste ricette, ma prima o poi...)...E quindi perchè non provarle anche in un dessert cremoso,  ma leggero e vitaminico, visto e considerato anche che  il loro sapore è dolciastro?
E così sabato pomeriggio, con gli ingredienti di cui disponevo (un sacchetto di carote non manca mai!) ho preparato questo dolce al cucchiaio, buono e particolare anche per un altro motivo: la cremina bianca che completa i bicchieri sarebbe dovuta essere a base di yogurt greco e zucchero.
Non disponendo di yogurt e con voglia di andare al supermercato pari a zero, ho dovuto  ripiegare sulla crescenza che alloggiava in frigo, lavorata con qualche cucchiaio di latte e dello zucchero a velo. Vi invito a provare il risultato!

Crema di carote alla vaniglia, con uvetta, pistacchi  e crema di formaggio
Dosi per 2 persone

Ingredienti
250 g di carote
250 ml di latte
1 cucchiaio di zucchero semolato
1 cucchiaio di uvetta
2 cucchiai di granella di pistacchi
1/2 bacca di vaniglia
25 g di burro
2 cucchiai di crescenza
1 cucchiaio di zucchero a velo
2 o 3 cucchiai di latte

Procedimento
Raschiamo e laviamo le carote, le tagliamo a pezzi, le raccogliamo nel mixer e le frulliamo riducendole in una poltiglia. Le trasferiamo in un pentolino con latte e semi della bacca di vaniglia. Portiamo a ebollizione e abbassiamo la fiamma rimestando spesso. Lasciamo sul fuoco fino a che il latte non sarà assorbito completamente. Se necessario lavoriamo il composto a crema col minipimer.
In un padellino facciamo sciogliere il burro, incorporiamo la crema di carote e facciamo insaporire a fiamma bassa per circa 15 minuti e uniamo lo zucchero. A questo punto raccogliamo la crema in una ciotola e nel padellino rosoliamo per pochi minuti l'uvetta, precedentemente ammollata e strizzata. Uniamo l'uvetta ala crema, mescoliamo e lasciamo intiepidire.
Dividiamo la crema tra due bicchierini e decoriamo la superficie di ciascuno per metà con la granella di pistacchi e per metà con una crema ottenuta lavorando la crescenza con latte e zucchero.
Serviamo i dessert tiepidi o freddi.

Note
Le varianti a cui si presta questo dolce sono molteplici. La crescenza si può sostituire con lo yogurt o la panna. I pistacchi con le mandorle o le nocciole, la vaniglia con la cannella, il limone o qualunque altro aroma.
Ed ho in mente di sperimentare una versione salata da servire con dei crackers, come finger-food in un aperitivo. Vi terrò aggiornati!

venerdì 1 giugno 2012

Mini-burgers di lenticchie arrosto con salsa all'aglio


Lo so! Lo so!...non sono belle! Ma buone si!
...e certamente non brillano per originalità! Ma con la scusa delle polpette (...o burger!) di lenticchie vi lascio anche la ricetta della salsa all'aglio.  Secondo me è gradevole e delicata, oltre che molto indicata come accompagnamento di tante cose, dalle patate al forno alle crocchette, di qualsiasi legume o verdura.
Può anche essere arricchita con olive, capperi o altro. Io vi propongo la versione basic...e ora vado a fare un po' di corsa!...o almeno... ci provo!


Mini burger di lenticchie arrosto con salsa all'aglio
Dosi per circa 20 mini burger

per i burger....
150 g di lenticchie secche
1 uovo piccolo
2/3 cucchiai di sesamo
1 cucchiaio di parmigiano
1 cucchiaio di pangrattato 
1/2 spicchio d'aglio
sale e pepe
prezzemolo
olio per ungere la piastra

per la salsa...
1/2 testa d'aglio divisa in spicchi e spellata
15 g di burro
200 ml di latte
1 cucchiaino scarso di maizena
1/2 cipolla sminuzzata
qualche filo di erba cipollina
prezzemolo (facoltativo)

Procedimento
Lessiamo le lenticchie partendo da acqua fredda. Una volta cotte le frulliamo e amalgamiamo la purea con l'uovo, il pangrattato, il prezzemolo tritato, l'aglio, il parmigiano, sale e pepe. Se il composto dovesse risultatre troppo morbido uniamo dell'altro pangrattato. Formiamo le polpette e le schiacciamo leggermente. Le passiamo nel sesamo e le arrostiamo pochi minuti su piastra ben calda e unta con poco olio.
Prepariamo la salsa: rosoliamo a fiamma dolce l'aglio nel burro fino a doratura. Aggiungiamo la cipolla e la lasciamo cuocere. Uniamo il latte, lasciamo sulla fiamma circa 10 minuti e a questo punto se vogliamo un sapore più intenso per la nostra salsa frulliamo il tutto, altrimenti lasciamo qualche altro minuto sul fuoco e poi filtriamo attravero un colino. Addensiamo con la maizena sciolta in 1/2 tazzina di latte freddo, facciamo riprendere bollore alla salsa e aggiustiamo di sale e di pepe. Uniamo l'erba cipollina sminuzzata e serviamo con i mini burger.

Note
Questa salsa all'aglio è liberamente tratta da una ricetta francese che prevedeava l'aggiunta di 50 ml di panna in luogo della maizena. Se siete in vena di stravizi, aggiungete pure la panna perchè la salsa sarà buonissima! Se invece optate per la salvaguardia del girovita, omettete pure la panna: la maizena renderà comunque la salsa cremosa senza infierire sulla nostra linea!

Questa ricetta è stata provata da Fabiana  del blog Piccoli grandi golosi.