venerdì 31 maggio 2013

Budino alla panna montata con briciole di croccante alle nocciole e riduzione di ratafìa


Buongiorno a tutti!
Il dolcetto che vi presento oggi e che spero ispiri qualcuno per il fine settimana è un budino annaffiato da una riduzione di ratafìa di amarene!
Si tratta di un liquore abruzzese ottenuto dall'infusione della frutta (solitamente amarene o ciliegie) con l'alcool. Vorrei prepararlo anch'io quest'anno, ma le continue piogge non stanno permettendo alla frutta di maturare a dovere: per marmellate e conserve in genere la vedo un po' dura! 
Se non avete la ratafìa in casa potete utilizzare qualsiasi altro liquore a base di frutta, oppure preparare una salsina con la frutta fresca, senza alcool, soprattutto nel caso in cui vogliate offrire il budino a dei bambini!
Ho arricchito il tutto con il croccante di nocciole sbriciolato...ma il budino con la panna montata, aromatizzato alla vanglia, ha un gusto così buono e delicato, una consistenza così leggera, che è buonissimo anche semplice, senza "trucco e parrucco"!
Provatelo!

Budino alla panna montata
Ingredienti per 8 stampini
150 g di zucchero
4 fogli di colla di pesce
1 stecca di vaniglia
500 ml di latte
250 ml di panna fresca
4 tuorli d'uovo
Procedimento
Scaldiamo il latte e vi lasciamo in infusione la stecca di vaniglia per una quindicina di minuti. Immergiamo anche la colla di pesce in acqua fredda per farla ammorbidire. Nel frattempo in una casseruola montiamo i tuorli con 100 g di zucchero e versiamo gradualmente il latte dopo aver eliminato la bacca di vaniglia. Riportiamo la casseruola sul fuoco mescolando continuamente fino a quando la crema velerà il cucchiaio e vi sciogliamo la colla di pesce ormai morbida.
Lasciamo raffreddare e montiamo la panna incorporandovi gradualmente lo zucchero restante.
Quando la crema sarà fredda aggiungiamo la panna montata, mescolando delicatamente dal basso verso l'alto per non smontarla.
Trasferiamo il composto negli stampini inumiditi con poca acqua fredda e trasferiamo in frigo per almeno 3 ore. 
Per sformare i budini agevolmente, immergiamo per pochi secondi gli stampini in acqua tiepida.

Croccante alle nocciole
Ingredienti
50 g di nocciole
50 g di zucchero
poca acqua
qualche goccia di limone
1 nocciolina di burro (facoltativa, solo se vogliamo mantenere morbido il croccante)
Procedimento
In una casseruola dal fondo spesso facciamo sciogliere lo zucchero con l'acqua e il limone finchè avranno raggiunto una colorazione ambrata, senza mai mescolare. A questo punto aggiungiamo le nocciole precedentemente tritate e amalgamiamo il tutto. Solo se vogliamo un croccante più morbido uniamo anche il burro.
Stendiamo il croccante su un foglio di cartaforno unto di olio di semi, lo livelliamo con una spatola e lo facciamo rapprendere leggermente. Lo tagliamo a losanghe che lasceremo raffreddare completamente. 

Riduzione di ratafìa
Ingredienti
1/2 bicchiere di ratafìa
1 cucchiaio di zucchero
Procedimento
Mescoliamo zucchero e ratafìa e lasciamo ridurre sul fuoco fino a quando la ratafìa avrà raggiunto una consistenza sciropposa o tipo il caramello.

Note
- Solitamente le ricette prevedono l'uso di 6 foglietti di colla di pesce per 1/2 litro di latte. Io cerco sempre di ridurne  le quantità affinchè il dolce al cucchiaio "si mantenga" restando cremoso.
In questo caso con 4 fogli ho avuto il giusto risultato.
- Dovendo accompagnare il budino, ho preferito che il croccante fosse più friabile, per questo ho aggiunto poco burro. Ma se decidete di prepararlo a prescindere dal budino, procedete pure senza burro.
- Per quanto riguarda l'aggiunta della vaniglia alla crema possiamo anche evitare l'infusione, mettendo direttamente i semini nel latte.




mercoledì 29 maggio 2013

Sautè di cozze e vongole con couscous ai peperoni


La bella stagione non si decide ad arrivare: c'è il sole, ma mentre scrivo sento attraverso le finestre che anche la giornata di oggi sarà caratterizzata dal vento! Del resto, basti pensare che qui dormiamo  ancora con il piumone...detto tutto!
Eppure l'altro giorno, mentre cucinavo il sautè, per un attimo mi è sembrato proprio di essere al mare, sulla spiaggia, tanto era piacevole il profumo che ha avvolto la cucina!
E come spesso accade, i profumi chiamano i ricordi, di solito legati all'infanzia: sono improvvisamente tornata indietro di circa 30 anni, a quando avevamo una casa al mare, o meglio, in collina vicino al mare. 
Questa casa era circondata da terrazzi che permettevano una vista bellissima e l'immagine un po' buffa e un po' tenera che ho avuto all'improvviso nei miei ricordi è stata quella di me bambina che mangiavo cozze e vongole cucinate da mia madre, sul terrazzo, guardando il mare!

Poi i ricordi sono stati bruscamente interrotti da un fatto assurdo, la lavatrice ha iniziato a funzionare da sola, senza che nessuno l'avesse accesa. Mi sono guardata attorno perplessa perchè ero certa di essere sola in casa e di non averla avviata!
L'ho spenta, ma il tempo di tornare in cucina ed è ripartita!
Lo ammetto, per un attimo, ma solo per un attimo, ho pensato che ci fosse qualche spiritello dispettoso che si divertiva a prendermi in giro.... poi ho realizzato quasi subito che doveva essersi creato un contatto elettrico che favoriva l'auto-accensione!


Sautè di cozze e vongole con couscous ai peperoni
Ingredienti per 2 persone

per il sautè
500 g di cozze
500 g di vongole veraci
3/4 pomodori pelati sgocciolati e tagliati a filetti
2 spicchi d'aglio
peperoncino piccante qb
1 ciuffetto di prezzemolo
olio d'oliva abbondante
vino bianco per sfumare (facoltativo)
sale solo se occorre, dopo l'assaggio

per il couscous ai peperoni
150 g di couscous
1 peperone rosso grande
olio d'oliva
1 spicchio d'aglio
sale
basilico (facoltativo)

Procedimento
Lasciamo le vongole e le cozze in ammollo in acqua e sale per almeno un paio d'ore per favorire la fuoriuscita di sabbia. Risciacquiamo abbondantemente le vongole sotto l'acqua corrente aiutandoci con un colino, fino a quando avranno perso tutta la sabbia contenuta nei gusci.
Togliamo le barbe alle cozze e con un coltello raschiamo i gusci per eliminare tutte le impurità. Le risciacquiamo sotto l'acqua corrente. Facciamo aprire i molluschi in due padelle separatamente e se vogliamo sfumiamo entrambe con pochissimo vino bianco. Occorrerano pochi minuti: appena aperti i gusci spegniamo il fornello per evitare che induriscano, anche considerato il fatto che dovranno tornare sul fuoco con la salsa. Filtriamo bene entrambi i liquidi rilasciati dai molluschi e teniamo da parte. Prendiamo una terza padella e scaldiamo l'olio con l'aglio, il peperoncino e i gambetti del prezzemolo tritati. Aggiungiamo i pomodori e facciamo cuocere pochi minuti prima di versare i liquidi di cottura dei molluschi.  Uniamo anche cozze e vongole e facciamo insaporire il tutto. Solo a questo punto possiamo assaggiare il sughetto e valutare se occorre altro sale. Completiamo con il restante prezzemolo tritato.
Per la preparazione del couscous seguiamo le indicazioni riportate sulla confezione. Prepariamo invece il condimento saltando in padella il peperone ridotto in pezzetti piccoli con olio, aglio ed eventualmente qualche foglia di basilico. Dopo aver sgranato il couscous lo facciamo insaporire nella padella con i peperoni, prima di servirlo a fianco del sautè.


Note
- Per me e mio marito il sautè con il cous cous ha rappresentato un piatto unico, quindi leggete le quantità riportate in quest' ottica. Se lo cuciniamo come antipasto può bastare anche a 6 persone.
- Mi piace molto l'abbinamento pesce-peperoni, fa veramente molto "estate", anche se in questo caso il peperone è utilizzato come condimento per il cous cous. A questo proposito vi ricordo un piatto che proposi agli albori del blog, spaghetti semi-risottati con branzino al profumo di peperone.
 - Ho comprato i molluschi la sera prima di cucinarli e li ho conservati in frigo in 2 bacinelle di acqua in cui avevo sciolto 2 cucchiai di solo grosso. Il ragazzo del banco pesce a dire il vero mi aveva suggerito di avvolgeri con dei panni umidi, senza eliminare le retine che normalmente li raccolgono e ho verificato in rete che in molti li conservano in questo modo.
Io ho optato per le bacinelle con acqua e sale perchè da sempre sono abituata a fare così!
- Rimango sempre un po' scettica di fronte alle ricette a base di vongole e cozze che dicono di "salare". Invece dovrebbero dire di andarci piano col sale: io non ho avuto la necessità di aggiungere neanche un granello di sale al sautè, che era già saporito di suo. ...magari se una persona si trova a cucinare le vongole per la prima volta non se ne rende conto subito e dosa il sale come per qualsiasi altro piatto, rendendole immangiabili.
- Il termine sautè è francese e significa "saltato in padella"; il piatto (che può essere servito anche semplicemente con dei crostini di pane all'aglio) è invece italianissimo, ma viene spesso indicato prendendo in prestito il nome dai francesi perchè, si sa, hanno "codificato" molto più degli italiani, tanto che potrebbe sembrare che molti piatti li hanno inventati loro e invece non è così! Avrei forse potuto chiamarlo zuppa, ma si sarebbero aperti tutt'altri scenari!
- L'unica controindicazione di questo piatto è che per prepararlo si sporcano tante padelle!


lunedì 27 maggio 2013

Si fa presto a dire "panino"!


Buongiorno a tutti!

Un panino per pranzo?! 
Dubito che ci sia qualcuno entusiasta di fronte a questa possibilità!
...Beh, per il nostro immaginario sicuramente non è il massimo!
Il panino ci fa pensare ad un pasto frugale e poco appetitoso, magari mangiato in fretta e furia durante la pausa pranzo in ufficio o comunque al lavoro!
E invece anche un "povero-bistrattato" panino può rappresentare un bel pranzetto completo, sano e sfizioso! Perchè non è detto che ciò che finisce nel panino debba essere una farcitura mesta e banale! 
Dipende da quanta voglia abbiamo di dare spazio alla nostra fantasia!
Mi è capitato di mangiare dei panini a Londra farciti con ingredienti scelti, come arrosti e verdure, morbidissimi e caldi, davvero buonissimi!!! 
Assolutamente niente a che vedere con il fast-food "spazzatura", anche divertente se preso a piccole dosi, ma con troppe controindicazioni!
Se poi il pane ce lo prepariamo noi in casa...altro che pranzo frugale, direi piuttosto un pranzo speciale!


E siccome ogni promessa è debito, oggi vi mostro le foto dei miei sub rolls (la ricetta per fare i panini in casa è qui) farciti con quello che avevo in frigo, ma soprattutto con un po' di fantasia!

Ho optato per tre tipi di farcitura, di cui comunque gli asparagi cotti al vapore sono stati protagonisti indiscussi. Ho condito questi ultimi con sale, limone e olio d'oliva e li ho abbinati rispettivamente a:
- salmone affumicato, robiola e grani di pepe rosa pestati
- uova stapazzate con formaggio grattugiato e  pepe nero
- prosciutto crudo, maionese e origano

Nel post precedente ho dimenticato di puntualizzare che i sub rolls possono avere forma tonda o allungata, a seconda del ripieno previsto.

Vi auguro una buona settimana!


venerdì 24 maggio 2013

Sub rolls


Buongiorno a tutti!
Oggi voglio iniziare questo post ringraziando tutte le persone che non hanno un blog e che mi scrivono privatamente per chiedermi indicazioni sulle mie ricette o per farmi sapere che le apprezzano! Grazie di cuore! La vostra gentilezza mi rende felice e spero davvero di ricevere sempre vostre mails: continuate a scrivermi!!!
Passando invece alla ricetta...la mania dei lievitati è davvero una brutta (o bella?) bestia!
Nonostante si cerchi di tenerla a bada, non facendole prendere il sopravvento, lasciando spazio anche ad altri tipi di ricette, torna sempre alla ribalta prepotentemente!
Per fortuna so che in molte mi capite!
E allora...sub rolls!
Si tratta dei classici panini inglesi ultra leggeri, con la crosticina sottilissima e soffici quasi come una brioche. Si servono farciti, a seconda della forma, con burger, wurstel o addirittura burro e marmellata.
Come li avrà farciti la sottoscritta?
Hahaaa....Questo ve lo racconto la prossima volta! Leggetemi lunedì e lo saprete!
...intanto vi lascio la ricetta dei sub rolls!


Sub rolls

Ingredienti  per 6 panini (o 12 mini)
350 g di farina 0
100 g di lievito madre (oppure 5 g di lievito di birra secco)
180 ml di acqua 
20 g di zucchero
20 g di burro fuso freddo
1 cuchiaino di sale
inoltre per rifinire
1 chiara d'uovo
sesamo qb

Procedimento
Sciogliere il lievito nell'acqua insieme allo zucchero (se si tratta del lievito di birra attendere un paio di minuti che torni attivo). Aggiungere il burro fuso alla miscela di acqua, lievito e zucchero e poi incorporarlo gradualmente alla farina, regolandosi sulla quantità di quest'ultima in base a quanta ne assorbe la miscela.
Lavorare l'impasto per un po' e aggiungere il sale, lavorare ancora fino a renderlo omogeneo ed elastico e riporlo a lievitare in un contenitore coperto da pellicola, fino al raddoppio.
Formare i panini: dividiamo l'impasto in 6 ( o 12) dandogli la forma che preferiamo, lasciamo lievitare ancora un'ora e mezza, spennelliamo con l'albume e ricopriamo con  i semini di sesamo.
Inforniamo a 200° fino a che i panini risulteranno dorati. Togliamo subito dal forno e lasciamo raffreddare!

Note
 - Negli ultimi tempi questi panini li ho preparati spesso e li ho provati sia con il lievito di birra secco che con il lievito madre: entrambe le versioni sono buone! I sub rolls con il lievito di birra, pur essendo anche meglio degli altri subito dopo sfornati (forse più vicini alla consistenza originaria) tendono a diventare un po' asciutti il giorno dopo, perchè l'impasto è molto leggero. Ma su queste quantità non credo che possa essere un problema. Da oggi in poi cercherò di specificare sempre anche il quantitativo di lievito di birra, per agevolare chi non ha il lievito madre e vuole comunque provare le ricette del pane!
 - Aggiungo una nota che riguarda la forma dei panini: dopo aver diviso l'impasto in 6, ho allungato ciascun pezzetto di pasta fino a farne un filoncino, l'ho piegato in 2 e poi ho attorcigliato i 2 lembi. Quindi la forma non è altro che una treccia a 2.


mercoledì 22 maggio 2013

Torta morbida al formaggio con marmellata di ciliegie


Uuuuhhh...come sono in ritardo oggi!
Sarà il tempo autunnale, sarà il grigio, sarà anche un po' di sonno arretrato...ma qui si viaggia a rallentatore: ho ancora tutto da fare, compreso il post!
Vorrà dire che lascerò parlare le foto, sperando che rendano sufficientemente giustiza alla sofficità di questa torta!
L'idea che l'ha originata è la stessa dei tortini "cioccolato e nocciole" e cioè: smaltire, smaltire smaltire...
...In questo caso un barattolo di marmellata di ciliegie nere dello scorso anno, rimasto solo soletto sullo scaffale delle conserve.
Le mie marmellate hanno una quantità di zucchero e un tempo di cottura tali da superare l'anno in perfetta forma; inoltre con una sterilizzazione adeguata dei barattoli di solito non ho brutte sorprese! 
Ma cerco comunque di consumarle prima di dedicarmi alla nuova produzione.
E siccome si incomincia ora a raccogliere le prime ciliegie....


Torta morbida al formaggio con marmellata di ciliegie

Ingredienti
150 g di farina 00
50 g di amido di frumento
130 g di robiola (o altro formaggio cremoso)
50 ml di olio di semi
20 g di burro fuso freddo (si può omettere, eventualmente aumentiamo l'olio di 20ml)
2 uova
150 g di zucchero
1/2 bustina di lievito per dolci
estratto di vaniglia
marmellata
zucchero a velo o granella di zucchero per decorare
burro e farina per lo stampo

Procedimento
Accendiamo il forno a 180°. Montiamo le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso. Aggiungiamo l'olio, il burro, la vaniglia e il formaggio cremoso. Continuiamo a lavorare e incorporiamo la farina, l'amido e il lievito setacciati. Versiamo il composto in uno stampo (22 cm) imburrato e infarinato e all'incirca in corrispondenza di ogni possibile fetta di torta versiamo 2 cucchiaini di marmellata. Cospargiamo di granella di zucchero e inforniamo per circa 25 minuti, vale la prova stecchino.
Sforniamo appena possibile e serviamo la torta fredda.

Note
La presenza della robiola, o comunque del formaggio cremoso, incide non solo sulla sofficità della torta, ma conferisce anche un gusto particolare e gradevole.

Questa torta è stata provata da Renata del blog Rosa ed io.




lunedì 20 maggio 2013

Ciambelle di pane al latte con semi di girasole


Buon lunedì a tutti!
Sapevate che la tradizione vuole che si faccia riferimento alla luna e alle sue fasi per stabilire il momento migliore per "panificare"? ...il pane andrebbe fatto con la luna calante che gli permette di rimanere duro e conservarsi più a lungo. Al contrario la luna crescente, detta luna tenera, favorirebbe l'insorgere di muffe in un pane con la tendenza ad ammollarsi!
Beh, ai giorni nostri non credo che questa tradizione possa interessare qualcuno: in passato il pane si preparava per lunghi periodi e prestare attenzione a certi dettagli poteva davvero fare la differenza!
Però mi affascina l'alone di sacralità che, a partire dalla simbologia cristiana, la tradizione contadina alimentava attorno al pane!
Si identificava il pane con l'essere umano tanto da non sprecarne neanche una briciola e si attribuiva un significato particolare ad ogni aspetto legato alla sua preparazione: se bruciava, se si spaccave, se si rovesciava...tutto aveva un significato e presagiva calamità o prosperità.
La forma a ciambella mi piace molto,  proprio perchè mi dà l'idea di qualcosa di antico, legato alle tradizioni del passato...mi fa pensare al cesto con pane e "companatico" (cum panaticum, appunto..."ciò che accompagnava il pane") che i contadini si portavano dietro per il loro pranzo tra i campi.

Siete scappati?
Ho divagato un po'...ma questo pane è buonissimo e lo dedico a Panissimo, la raccolta quindicinale di Sandra e Barbara.
 

Ciambelle di pane al latte con semi di girasole

Ingredienti
280 g di farina 0
150 g di farina integrale
120 g di lievito madre 
1 cucchiaio di zucchero
200 g di latte tiepido
1 cucchiaino di sale
1 albume
semi di girasole 

Procedimento
Sciogliamo il lievito con lo zucchero nel latte tiepido e amalgamiamo la miscela con le due farine e infine con il sale. lavoriamo bene e a lungo l'impasto, poi lo riponiamo in una ciotola coperta da pellicola a lievitare fino al raddoppio.
Riprendiamo l'impasto, effettuiamo qualche giro di pieghe e lo dividiamo in due. Formiamo le ciambelle, attorcigliando un po' i filoncini su se stessi, e le lasciamo lievitare ancora per circa 1 ora e 1/2. Spennelliamo l'albume sulla superficie del pane e lo copriamo con i semi di girasole. Inforniamo a 220° per 5/10 minuti spruzzando poca acqua sulle pareti del forno, poi portiamo la temperatura a 200° e proseguiamo la cottura finchè le ciambelle avranno assunto un bel colore dorato. Lasciamo raffreddare nel forno spento e con lo sportello semi-aperto.

Note
Per chi non avesse il lievito madre...vanno benissimo 10 g di lievito di birra con lo stesso procedimento!




venerdì 17 maggio 2013

Tagliolini senza uova, con cipollotti, limone e pecorino


Buongiorno a tutti!
...Riflettevo su come è cambiato il modo di cucinare e conseguentemente di mangiare, anche senza andare troppo indietro nel tempo! 
Fino a qualche anno fa chi avrebbe mai immaginato di condire la pasta con il limone? 
Ve li immaginate i vostri nonni...?
...I miei credo proprio che sarebbero inorriditi di fronte a questa possibilità!
Ciò che per loro era assurdo oggi possiamo considerarlo  pressochè "normale"!
Io stravedo letteralmente per quel gusto acidulo e pungente che il limone conferisce, se leggero e ben amalgamato con altri sapori!
Lo aggiungo spesso nei miei primi piatti (qui e qui qualche esempio)! 
La ricetta di oggi è semplicissima e adatta anche a quelle giornate in cui si ha il frigo quasi vuoto e poca voglia di andare a fare la spesa!
Basta qualche cipollotto affettato, poca scorza di limone grattugiata e abbondante pecorino! ...pepe naturalmente appena macinato e il gioco è fatto!
Io per questo semplice condimento ho preparato in casa dei tagliolini senza uova, ma nessuno ci impedisce di ricorrere ad un più sbrigativo pacco di spaghetti!
Sono piaciuti molto anche al maritino che di solito ha i gusti molto simili a quelli di mio nonno (almeno per quanto riguarda la pasta)...come quasi tutti i mariti mi sembra di capire...!
Vi lascio alla ricetta che vi anticipo essere poco precisa nelle dosi: questo è un piatto da fare rigorosamente "a occhio"!


Tagliolini senza uova, con cipollotti, limone e pecorino
Ingredienti per 2 persone

per la pasta
200 g di semola di grano duro
acqua q. b.
1 cucchiaio d'olio
1 pizzico di sale

per la salsa
2 cipollotti ( i miei erano rossi e abbastanza grandi)
olio d'oliva
poca scorza di limone grattugiata (sulla quantità dovete regolarvi secondo i vostri gusti)
1 ciuffetto di prezzemolo tritato
sale e pepe
pecorino grattugiato

Procedimento
Prepariamo i tagliolini impastando semola, sale, olio e acqua a sufficienza per ottenere un panetto liscio e compatto. Lo lasciamo riposare 30 minuti e ci dedichiamo nel frattempo al condimento: affettiamo i cipollotti e li lasciamo appassire a fiamma bassa nell'olio, eventualmente aggiungiamo poca acqua calda se necessaria per portarli a cottura. Stufando lentamente i cipollotti renderanno la salsa cremosa. Saliamo, pepiamo e aggiungiamo il limone grattugiato. Stendiamo a questo punto la sfoglia e ricaviamo i tagliolini, li lessiamo in abbondante acqua salata e li condiamo con la salsa, allungata eventualmente con acqua di cottura della pasta. Completiamo con prezzemolo e abbondante pecorino.

Note
Ho decorato il piatto con zeste di limone, sbollentate per 1 minuto in un pentolino di acqua bollente, nel quale ho fatto sciogliere 1 cucchiaino di zucchero.




mercoledì 15 maggio 2013

Operazione smaltimento frutta secca: petits gateaux chocolat et noisettes


Suona proprio bene vero?...gateaux "chocolat et noisettes"...
Questi tortini morbidi con cioccolato e nocciole si ispirano appunto ad una ricetta francese, al classico sofficissimo gateau al cioccolato....che poi io abbia diminuito il lievito, aumentato le nocciole, eliminato la crusca, ridotto il numero delle uova, optato per le monoporzioni....è un altro discorso!
L'occasione di prepararli mi è stata data dalla necessità di svuotare la dispensa prima che arrivi il caldo! 
Come ogni anno in questo periodo cerco di smaltire frutta secca, farine particolari e soprattutto cacao e cioccolato. 
Non che questi ingredienti non capiti di utilizzarli anche in estate, ma preferisco comprarli all'occorrenza e non lasciarli stazionare inutilmente in dispensa, col rischio che si rovinino.
...Bella scusa per mangiarsi un tortino al cioccolato senza troppi sensi di colpa!


Gateaux chocolat et noisettes

Ingredienti per 6 tortini
30 g di farina 00
30 g di farina integrale
50 g di nocciole tritate
2 uova
40 g di burro fuso freddo
40 ml di latte
50 g di zucchero di canna
25 g di cacao amaro
1 cucchiaio di miele d'acacia
1/2 bustina di lievito in polvere


Procedimento
In una bacinella raccogliamo le farine, il cacao, le nocciole macinate e il lievito e mescoliamo bene.
In un altro contenitore sbattiamo le uova con lo zucchero e il miele e poi vi aggiungiamo burro e latte. Mescoliamo e versiamo nella bacinella con gli ingredienti in polvere. Amalgamiamo il tutto e suddividiamo il composto in 6 stampini monoporzione (oppure adoperiamo la teglia da muffins senza pirottini!)
I miei stampini erano in silicone quindi non li ho imburrati: eventualmente voi imburrate e infarinate, prima di infornare a 180° per 10, massimo 12, minuti.
Lasciamo raffreddare i tortini prima di servirli.

Note
Oltre ad essere buonissimi, questi tortini sono facili e veloci da preparare!
Un consiglio: raddoppiate la dose!!!



lunedì 13 maggio 2013

Gnocchetti al basilico con sugo di scampi


Buongiorno a tutti!
Siamo alla metà di maggio e qui non si riesce a beccare una giornata di sole!
Inizia la stagione di matrimoni-cresime-comunioni ...e anche io ho i miei impegni! 
Ma l'interrogativo è sempre lo stesso: che mi metto??? 
Pioverà o ci sarà il sole?...perchè se per gli uomini la cosa non comporta grandi differenze, per noi donne, si sa, è come la notte col giorno
E' questione di una certa importanza, perchè la scarpa fa tutta la differenza...il sandalo è sempre il sandalo, ma a me l'idea di affogarmi i piedi mica mi alletta tanto!
Ho provato ad aprire una pagina con le previsioni del tempo e si preannunciano nuvoloni, fulmini e saette quasi per tutto il mese.
E' un bel guaio!
Confidando appunto in previsioni migliori, vi invito a gustare un piatto di gnocchetti di patate, con impasto profumato al basilico, conditi con sughetto di scampi.


Gnocchetti al basilico con sugo di scampi
Ingredienti per 2/3 persone

per gli gnocchi
500 g di patate farinose
10 g di foglie di basilico
30 g di parmigiano
1 bianco d'uovo
80 g di semola rimacinata di grano duro
60 g di farina 0
sale e pepe

per il sugo
400 g di scampi
3 pomodori pelati (o freschi se già ne trovate di buoni)
1 spicchio d'aglio
1/4 di una piccola cipolla
olio
poco peperoncino
poco prezzemolo tritato (facoltativo)

per il fumetto di pesce ristretto
1/4 di cipolla
mezza carota
un pezzetto di sedano
olio
i carapaci degli scampi utilizzati per il sugo

Procedimento
Laviamo gli scampi e li priviamo del filo nero interno.
Ne mettiamo da parte 4 che serviranno per decorare il piatto. I restanti li sgusciamo e teniamo da parte la polpa. Con i gusci prepariamo il fumetto: scaldiamo l'olio in una casserula e saltiamo per qualche minuto gli odori, poi uniamo i gusci degli scampi e li facciamo rosolare bene fino a che avranno rilasciato il loro profumo nell'olio. Uniamo acqua bollente fino a coprirli e lasciamo andare il brodo fino a ridurlo almeno a 1/3. Di tanto in tanto con un cucchiaio di legno schiacciamo i gusci per far uscire il loro sapore.
Lessiamo le patate con la buccia per evitare che assorbano acqua. Le scoliamo appena cotte, le sbucciamo e schiacciamo. Lasciamo intiepidire e le impastiamo con tutti gli altri ingredienti tra cui il basilico sminuzzato con la mezzaluna. Formiamo i nostri gnocchetti e li infariniamo per non farli attaccare tra loro.
Prepariamo il sugo: tritiamo aglio, cipolla e peperoncino, lasciamo appassire gli odori nell'olio e uniamo i pomodori spezzettati. Una volta pronto il sughetto aggiungiamo il brodo di pesce ben filtrato e lo lasciamo ritirare un po' in padella. Aggiustiamo di sale. Uniamo i 4 scampi lasciati interi e la polpa degli alti. Dopo 3 o 4 minuti spegniamo il fornello: devono rimanere morbidi. Lessiamo gli gnocchi in abbondante acqua salata e li condiamo col sughetto; eventualmente cospargiamo con poco prezzemolo tritato.

Note
- Gli scampi hanno un sapore molto delicato e, in più, costicchiano abbastanza.
Per evitare che il sughetto sia poco saporito e soprattutto per evitare di non sfruttarli adegatamente, preferisco sempre utilizzare i carapaci per un brodino ristretto da aggiungere al condimento. Bisogna schiacciare bene i gusci nel brodo perchè il sapore sta tutto nelle teste.
- A me un po' di brodo è avanzato: l'ho congelato e non mancherà occasione di riutilizzarlo.
- In questo periodo di piantine e spezie fresche ho riscopero il basilico e lo metterei ovunque: questi gnocchi sono così gustosi (c'è anche il Parmigiano nell'impasto!) che sarebbero perfetti anche conditi con solo burro fuso.


sabato 11 maggio 2013

Cupcakes ai pistacchi con frosting al profumo di fragola


Buon sabato a tutti!
Con qualche acciacco dovuto, evidentemente, ad un ritardatario quanto dispettoso dente del giudizio (forse sarebbe il caso di toglierlo...aiuto!) vi lascio un'idea per il dolcetto del fine settimana!

La luce grigia, terrificante, di questi giorni non rende giustizia ai miei cupcakes!...o meglio, al loro frosting, che ha nella realtà un colore leggermente rosato e non bianco come appare in foto.
Infatti ci ho messo le fragole frullate per profumarlo! 
E' un frosting "dietetico", a base di ricotta e yogurt greco, che rende i cupcakes molto feschi
Le tortine invece sono un po' rustiche, non solo per la presenza dei pistacchi, ma anche per l'uso del miele e dello zucchero di canna come dolcificanti.  Sono morbidissime!

Non mi resta che lasciarvi la ricetta e augurarvi un piacevole fine settimana!
ciao


Cupcakes ai pistacchi con frosting al profumo di fragola

Ingredienti per 8 cupcakes

per le tortine
120 g di farina
50 ml di miele d'acacia
60 g di zuchero di canna
2 uova
70 g di burro morbido
1 cucchiaino di lievito per dolci
1 bustina di vanillina
3 cucchiai di latte
50 g di pistacchi tritati
1 pizzico di sale
inoltre pistacchi tritati per guarnire

per il frosting
2 cucchiai di ricotta di mucca asciutta
2 cucchiai di yogurt greco
1 cucchiaio di zucchero a velo
6 o 7 fragole frullate

Procedimento
Lavoriamo il burro a crema con lo zucchero e la vanillina. Aggiungiamo il miele e le uova, una per volta. A parte mescoliamo la farina con il lievito e il sale e poi li incorporiamo alla crema di uova e burro a cucchiaiate, alternandoli con il latte. Infine uniamo i pistacchi.
Accendiamo il forno a 180°. Distribuiamo il composto nei pirottini per muffins e inforniamo per circa 15 minuti.
Nel frattempo prepariamo il frosting mescolando tutti gli ingredienti e lavorandoli a crema. Lasciamo raffreddare le tortine e le farciamo solo prima di servirle.



giovedì 9 maggio 2013

Le mie baguettes


Settimane, anzi, mesi ad aspettare la primavera!
E poi, quando finalmente arriva (posto che questa stagione così piovosa e instabile possa essere definita tale!) si porta dietro tanti di quei malesseri che quasi quasi rimpiango l'inverno!
Anche lo scorso anno, se non ricordo male, in un post "primaverile" vi raccontavo di una nevralgia che aveva colpito tutto un lato della mia testa!
E quest'anno, come al solito, ci risiamo: orecchio, denti, gola....addirittura mi fa male la pelle!!!
Ma vi sembra normale?
Passiamo alla ricetta, che è meglio!


Baguettes

Ingredienti (per 3 baguettes)
300 g di farina Manitoba
300 g di farina 0
150 g di lievito madre rinfrescato
350 ml di acqua tiepida
semola qb per la tavola
1 cucchiaino di zucchero
2 cucchiaini di sale

Procedimento
Sciogliamo il lievito madre nell'acqua tiepida insieme allo zucchero.
Aggiungiamo gradualmente la farina e lavoriamo il tutto. Lasciamo riposare l'impasto per 30 minuti e trascorso il tempo aggiungiamo il sale. Formiamo un panetto liscio e omogeneo e lo lasciamo riposare coperto e al riparo da correnti fino al raddoppio del volume (dipenderà da quanto è attivo il  lievito e dalla temperatura). Riprendiamo l'impasto, lo lavoriamo formando le pieghe a tre e poi lo dividiamo in tre parti uguali. Diamo forma alle nostre baguette aiutandoci con la semola e le lasciamo lievitare per ancora 2 ore coperte da un panno umido.
Scaldiamo il forno a 250° e inforniamo le baguette dopo aver effettuato i classici tagli in superficie con una lametta affilata. Spruzziamo le pareti del forno con dell'acqua per creare umidità e dopo 10/15 minuti portiamo la temperatura del forno a 200°. Dopo 10 minuti abbassiamo ulteriormente la tempertaura a 180°. Le baguettes sono pronte quando risultano dorate e croccanti. Lasciamole raffreddare in verticale nel forno spento.


martedì 7 maggio 2013

Biscottini semplici con le gocce di cioccolato


Buongiorni amici e amiche!
Ci ritroviamo dopo qualche giorno di mia assenza dal  web!...o potremmo anche dire  di "presenza  distratta": perchè non è che sono sparita del tutto, ma le cose da fare sono tante e tali da non avere sempre il tempo e l'energia per "cucinare-fotografare-postare..."!
Certo, a mangiare si mangia sempre, ci mancherebbe altro!
Ma se la mente è molto creativa e elabora 1000 idee al minuto, in realtà a tavola capita sempre più spesso di avere voglia soprattutto di piatti semplici semplici!
Io non ci trovo niente di male nel proporre anche ricette poco elaborate o comuni, perchè infondo niente è mai tanto banale da non meritare attenzione! 
Del resto si sa che ognuno di noi ha i propri trucchi e le proprie varianti e che torna sempre utile condividerli...ma neanche vorrei esagerare riproponendo periodicamente quelle cose che mi piacciono e che in casa mia si consumano spesso!
Ma se voglio lasciarvi i miei saluti e approfittare per offrirvi un dolcetto, è alla mia scatola di latta blu e ai biscottini che ho preparato ieri che devo attingere!
Spero vi piacciano!


Biscottini semplici con le gocce di cioccolato
Ingredienti
3 uova
6 cucchiai di zucchero semolato
380 g di farina 00
6 g di ammoniaca
50 g di olio 
1 limone (buccia grattugiata)
50 g di gocce di cioccolato

Procedimento
In una terrina sbattiamo bene le uova con lo zucchero. Aggiungiamo l'olio, il limone, la farina,   l'ammoniaca e le gocce di cioccolato.
Preriscaldiamo il forno a 180°. Su una teglia coperta di carta forno suddividiamo l'impasto in 4 filoncini, cuociamo per circa 20 minuti, o comunque fino a che i filoncini risulteranno dorati.
Sforniamo, tagliamo i biscotti e abbassiamo la temperatura del forno a 150°. Lasciamo asciugare i biscotti nel forno per circa 20 minuti.

Note
Se vi piace questo genere di biscotti vi ricordo le due varianti già presenti su questo blog: biscotti rustici con anice e limone e i biscotti "ritagliati" allo yogurt.




giovedì 2 maggio 2013

Crostata integrale di erbette a coste bianche e rosse


Con l'arrivo della bella stagione ricorro sempre più spesso alla preparazione di pratiche torte rustiche che, insieme ad una insalata, risolvono la cena in maniera semplice e veloce!
Mi piacciono perchè possono essere preparate in anticipo, praticamente quando ci è più comodo visto che sono buone anche fredde, per poter poi dedicare il tempo a ciò che preferiamo, con la tranquillità di avere già la cena pronta!
Possono essere delle vere e proprie bombe caloriche, perchè dentro ci sta bene praticamente tutto!
Ma non è il caso di questa preparata l'altra sera che, nella sua semplicità di ingredienti, è anche light!

Ho utilizzato le bietoline in coste, non solo le classiche ma anche quelle rosse!
Non mi capita spesso di trovarle dalle mie parti!  
Forse la ricetta di oggi vi sembrerà banale, però la pasta utilizzata, che non è una brisè ma neanche una frolla, meriterebbe almeno un assaggio! Io la preparo spesso (in questo caso con la farina integrale), sia con l'olio, sia con lo stesso quantitativo di burro.
E poi trovo bellissimo il colore delle coste rosse!
Ne ho mangiate un po' appena sbollentate e condite con olio d'oliva, sale e limone, le rimanenti sono finite nella sfoglia integrale come farcitura insieme alla ricotta di pecora!

 
Crostata integrale di erbette a coste bianche e rosse
 
Ingredienti
 
per la pasta
150 g di farina integrale
100 g di farina 0
50 ml di olio d'oliva
1 piccolo uovo
sale
acqua fredda qb
 
per il ripieno 
un mazzetto di coste bicolore già lessato
250 g di ricotta di pecora
1 cucchiaio di pecorino grattugiato
1 cucchiaio di parmigiao
1/2 uovo sbattuto
sale e pepe  


Procedimento
Prepariamo la pasta disponendo sul piano da lavoro la farina a fontana con al centro l'uovo e l'olio. Cominciamo ad impastare, aggiungiamo il sale e gradualmente tanta acqua fredda quanta ne occorre per ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Mettiamo la palla ottenuta a riposare in frigo avvolta da pellicola e ci dedichiamo al ripieno.
Lavoriamo la ricotta con una forchetta e vi incorporiamo la verdura lessa, l'uovo e i formaggi. Aggiustiamo di sale e pepe e verifichiamo la sapidità, eventualmente aggiungendo dell'altro formaggio.
Riprendiamo la pasta, la stendiamo tenendone da parte un po' per le strisce, farciamo col composto di ricotta a e verdura. Ricaviamo delle striscioline dalla pasta tenuta da parte, rifiniamo il tutto e inforniamo per circa 25 minuti a 180°. Servire tiepida o fredda.