Navigando su internet ho potuto riscontrare che sono molte le regioni del centro/sud dove si usa fare questa specie di mega-taralli, in occasione di varie ricorrenze nel corso dell'anno.
Qualcuno aggiunge il Mistral, altri poco zucchero...ma la sostanza cambia poco.
Le ciambelle salate una volta non mancavano mai sulle tavole delle feste della mia zona, ma si facevano molto grandi, come dei "ciambelloni".
Io le ho rimpicciolite, ma per il resto sono venute proprio uguali a quelle tradizionali che ricordavo.
E se le fate ancora più piccole (come i taralli pugliesi per intenderci) sono perfette come finger food per accompagnare l'aperitivo.
Del resto la ciambella salata è detta anche "strozzosa" perchè ha una consistenza molto asciutta e necessita di un bicchierino di accompagnamento :)
Le ciambelle salate non hanno il lievito tra gli ingredienti e la preparazione è facilissima.
Bisogna però considerare che prima del passaggio in forno è indispensabile una veloce bollitura, come si fa con i bagels, che conferirà alle ciambelle la loro particolare consistenza.
Vi lascio alle ciambelle.
A presto e buona serata!
Ciambelle salate all'anice
Ingredienti per 700 g di ciambelle
250 g di farina manitoba
250 g di farina 00
6 uova
4 cucchiai di olio d'oliva
2 cucchiai di semi di anice
1 cucchiaino di sale
Preparazione
Disponete le due farine a fontana sul piano da lavoro, raccogliete al centro le uova, l'olio, i semi di sesamo e il sale. Impastate bene e lavorate il composto, aggiungendovi eventualmente altra farina (dovete ottenere un composto morbido ma lavorabile. A questo punto formate le ciambelle, o due grandi o tante piccole (io ne ho fatte 6): formate delle palline dello stesso peso, bucatele al centro, date la forma a ciambella e con le forbici effettuate un taglio attorno. Sbollentate le ciambelle fino a quando non risalgono a galla (circa 5/7 minuti, a seconda della grandezza) e disponete a riposo su un panno per circa un'ora. Scaldate il forno a 220° ed infornate le ciambelle disposte su una teglia unta d'olio; lasciate asciugare le ciambelle nel forno fino a quando avranno un bel colorito ambrato (almeno 50 minuti).
Note
Le ciambelle devono uscire dal forno ben asciutte, anche se dentro resteranno abbastanza morbide.
Anche dalle mie parti usiamo moltissimo l'anice nei lievitati della Quaresima ma queste ciambelle è la prima volta che le vedo..mi hanno già conquistata :-)
RispondiEliminaGrazie x la condivisione e felice settimana <3
pure da me l'anice è protagonista dei pani pre-pasquali - del resto io la consu siamo vicine di casa ;) ma non avevo mai visto questa ricetta dalle mie parti... me la segno, indipendentemente dal periodo festivo è un'ottima e profumata alternativa al pane, e se poi non ha il lievito per me è il top!
RispondiEliminabaci manu e buona primavera <3
Ciao :)
RispondiEliminamolto interessante la sequenza della bollitura prima di mettere le ciambelle nel forno. Penso che cosi` fanno una bella crosta sopra, mentre dentro rimangono morbide.
Mi piacciono molto i semi di anice e mangerei una subito! :)
Un abbraccio e buona settimana Santa!
Ulica :)
Non le conoscevo e le trovo molto interessanti con le uova ... Amo molto il sapore e il profumo dell'anice
RispondiEliminaGrazie per questa condivisione
non le conoscevo assolutamente, un impasto ricco e profumato!
RispondiEliminaciao e buona serata
raf
Sono belle, fragranti, rustiche. Quanto è bello impastare, che sensazioni meravigliose nascono attimo dopo attimo..
RispondiEliminale adoro! ne mangiavo tantissime anni fa quando un forno qui vicino le faceva. Proverò a rifarle, chissà quanto sono buone ^_^
RispondiEliminaChe buoneeee , sono proprio belle e profumate!!! che spettacolo!!! bacioneeee a prestooo :-*
RispondiEliminaChe buone devono essere...viene voglia di rubarne una dallo schermo!
RispondiEliminaBuona giornata, un abbraccio
Sono bellissime e da buona ghiottona mi piacerebbe poterle assaggiare.
RispondiEliminaNon resta che prendere la ricetta e mettere le mani in pasta... bravissima cara Emanuela!!!
Buona giornata ^_^
Mi ha fatto sorridere lo "strozzosa". Non avevo mai sentito chiamare così queste ciambelle. Ti sono venute davvero stupendamente, non so perchè ma quella crepa sul bordo mi da l'idea che siano di un buono pazzesco. Ho una gran voglia di rubartene un paio
RispondiEliminama che belleeeeee!!! Dalle mie parti usa mangiare le ciambelle salate all'anice la domenica delle palme, ma personalmente non le ho mai preparate...presto proverò questa tua ricetta!! ;)
RispondiEliminaCiao Emanuela, come stai? Anche qui da me si fanno queste ciambelle, sia grandi che piccole. Quelle piccole le chiamiamo "tisichelle" e ci mettiamo un po' di zucchero...io le adoro! Le tue sono assolutamente meravigliose! Ti abbraccio forte cara e auguro una Santa Pasqua a te e ai tuoi cari. A presto, Mary
RispondiEliminaMolto buone presa la ricetta. Buona serata
RispondiEliminaQui da me si fanno dolci e ricoperte di glassa e confettini colorati! Interessante anche questa versione salata però ;) Buona Pasqua!!
RispondiEliminaChe belle quelle manine operose :-)
RispondiEliminaCiao, Perla ;-)
fantastiche,somigliano a quelle che dicono si fanno nelle Marche ma io non ho mai visto,salvo la ricetta perchè anche se orami è passata la quarisima e la Pasqua ci sono prossimi giorni di uscite,grazie,grazie,felice weekend
RispondiEliminaNonostante la mancanza di lievito le ciambelline (ne ho fatte 12) si sono miracolosamente gonfiate nel forno! Il sapore è fantastico e sono anche belle da vedere : )
RispondiEliminaContenta che ti siano piaciute! Grazie!
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