venerdì 29 novembre 2013

Crostini piccanti con broccoli e salsiccia di fegato...se no maccheroni!


Come altre regioni d'Italia, anche l' Abruzzo ha un' importante tradizione norcina da tramandare! 
Il salame aquilano, la soppressata abruzzese, la ventricina,...sono solo alcuni dei salumi tipici della mia regione, che testimoniano l'importanza produttiva dell'artigianato alimentare locale. 
Molto caratteristiche anche le salsicce di fegato di maiale. 
Si sa, una volta del maiale non si buttava via nulla e col fegato si preparavano le salsicce! 
E non solo una volta evidentemente! 
Si mangiano sia fresche, cucinate, sia essiccate, come salume.
Di solito sono piccantine, per la presenza di pepe o peperoncino! 
Quelle secche si consumano in purezza, con del pane, in compagnia di altri salumi e formaggi, servite come antipasto.
Non è consuetudine cucinare le salsicce secche....ma noi oltre ad avere un debole per la tradizione, strizziamo sempre l'occhio alla sperimentazione, vero? 
E allora, vista anche la consistenza tutto sommato morbida della salsiccia di fegato essiccata, ho pensato di abbinarla ai broccoli come si usa fare con la salsiccia di carne fresca.
Vi dirò, l'esperimento è riuscito, tanto che me lo sono gustato in doppia versione....


...anzi, tripla,  considerando anche l' assaggino necessario...a testare la qualità del prodotto!
Dopo il doveroso assaggio ho cucinato un broccolo calabrese con due salsicce: una parte l'ho utilizzata per condire la pasta, completando il tutto con una bella grattatina di pecorino; il resto è finito su dei crostini di pane fatto in casa!
Anche il maritino ha gradito!
Ma dalle vostre parti esiste la salsiccia di fegato? O eventualmente qualcosa di simile...


Vi racconto nel dettaglio come ho proceduto:

Ho suddiviso il broccolo in cimette, le ho lavate e sbollentate mantenendole molto al dente. Ho tenuto da parte l'acqua di cottura dei broccoli per lessare la pasta e ho fatto appassire 1 spicchio d'aglio e peperoncino piccate (ma si, ho rincarato la dose di piccante già presente nelle salsicce!) in olio d'oliva. Ho aggiunto la salsicce, parte sbriciolate e parte a rondella e le ho fatte rosolare per benino. In fine ho aggiunto i broccoli, coperto e portato a cottura. Nel frattempo ho tostato 2 fette di pane e lessato la pasta (per 2 persone circa 2 hg); ho tolto un paio di cucchiai di condimento per i crostni e lasciato il resto per la pasta. Fate in modo che i crostini siano pronti da poterli mangiare mentre cuoce la pasta...condite bene, aggiungete il pecorino...e buon appetito!


Non mi resta che augurarvi un buon fine settimana!
Divertitevi, riposatevi...ciao!

giovedì 28 novembre 2013

Sei all'altezza di un vero chef? Aiuto Chef Cercasi

Aiuto Chef Cercasi! Si, cari amici bloggers, avete capito bene!
Qui è in gioco il buon nome della nostra categoria! Dobbiamo dimostrare di essere all'altezza di un vero chef!  Ed infatti scrivo questo post non per condividere con voi una ricetta come faccio di solito, ma per invitarvi a partecipare ad una nuova iniziativa organizzata da un'azienda prestigiosa che da più di cento anni è impegnata nella produzione di eccellenze da portare sulle nostre tavole, la Olio Carli! Si tratta di un contest che si svolgerà in due fasi: in una prima fase, "La sfida contro tutti", i partecipanti candideranno una propria ricetta che potrà essere votata sul sito www.aiutochefcercasi.it. La Giuria di Qualità selezionerà le ricette migliori tra le più votate e gli autori saranno premiati con prodotti firmati dai Fratelli Carli e con la possibilità di accedere alla seconda fase del contest, ovvero "La sfida con lo chef Davide Oldani" presso l'Emporio di Imperia. E quale appassionato di cucina non sogna di misurarsi con un grande chef come Davide Oldani?
A queso punto del contest le parti si invertiranno e i finalisti in gara si sfideranno dando le giuste indicazioni allo chef sul come eseguire una ricetta speciale. Il più preparato sarà il vincitore finale: avrà dimostrato di essere pronto per diventare simbolicamente “Aiuto Chef “ e sarà premiato con un’intera giornata di workshop nel ristorante dello chef stellato.
Per partecipare dovete iscrivervi sul sito www.aiutochefcercasi.it e poi inserire una ricetta compilando tutti i campi che vi saranno richiesti (titolo della ricetta, foto, tempo di cottura, ecc…). Terminato l'inserimento dei dati e confermato il caricamento, la piattaforma genera automaticamente un'immagine che contiene titolo e foto della ricetta e logo e nome del concorso e la invia via e-mail all'indirizzo utilizzato in fase di registrazione. Il partecipante deve quindi pubblicare la ricetta sul proprio blog utilizzando l'immagine generata dalla piattaforma. Una volta pubblicata la ricetta sul proprio blog, l'utente deve accedere nuovamente al sito, effettuare log-in con le proprie credenziali, accedere alla sezione "CONFERMA URL RICETTA" e inserire nel campo apposito la URL, appunto, del post della ricetta sul proprio blog. In questo modo il partecipante dimostra di essere effettivamente il titolare del blog cui fa riferimento e solo successivamente alla conferma della URL del post, la ricetta è sottoposta a moderazione e all'approvazione del team Fratelli Carli.

Tutto chiaro ragazzi?
Correte ad iscrivervi!


Articolo sponsorizzato

mercoledì 27 novembre 2013

Vellutata di carote e mela cotogna


Cosa fare di una mela cotogna che da giorni giace trascurata e solitaria tra banane e mandarini?
Ovvio!!!...una vellutata!!! 
...Ma per farsi apprezzare in questa veste cremosa, la mela cotogna ha bisogno di compagnia, che da sola sarebbe troppo acida da mandar giù, quindi ben vengano ortaggi dolci a sostenerla, come zucche e carote! 
Io ho optato per queste ultime!
Diciamocelo, è un frutto strano la mela cotogna, non è dolce, non è succosa, antipatica da sbucciare...è abbastanza scontato che il suo uso alimentare sia stato soppiantato quasi completamente da quello di altre qualità di mele! 
Si certo, vi si fanno marmellate, gelatine oppure si utilizza come addensante perchè ricchissima di pectina, ma il cucinare con la mela cotogna rappresenta comunque l'eccezione!
Eppure, come per molti frutti ormai quasi dimenticati, sarebbe opportuno ognitanto richiamare alla mente le sue molte proprietà: pare infatti che faccia bene alla pelle e all'apparato digerente perchè ricca di acidi organici! E poi che tripudio di vitamine e sali minerali!
Nella vellutata di carote il suo gusto è abbastanza percepibile: sappiatelo, nel caso in cui decidiate di provarla!



E  questo è il panorama che da due giorni mi si apre davanti gli occhi quando al mattino spalanco la finestra della cucina....


un bellissimo albero innevato! ...si, perchè la neve alla fine è arrivata!
Buona giornata a tutti!


lunedì 25 novembre 2013

Lasagnetta con zucca e cavolfiore al gorgonzola


Questa lasagnetta gironzola in archivio già da un po' di tempo....Da quando mi hanno regalato, a inizio autunno, una zuccona con polpa gialla della qualità detta Gialla Quintale, che si contraddistingue per avere appunto la buccia arancione ma la polpa di un giallo piuttosto chiaro! 
La conoscete? Per me è stata una scoperta di quest'anno!
E proprio oggi che fa tanto freddo la lasagnetta ha deciso di venire allo scoperto!
Chissà se arriverà veramente le neve?!
Buona settimana!


Lasagnetta con zucca e cavolfiore al gorgonzola
Ingredienti per 4 persone

Per la pasta
2 uova
150 g di semola rimacinata
50 g di farina 0
1 cucchiaio d'olio
1 pizzico di sale

Per le farcitura
1 fetta di zucca (scusate se sono poco precisa, ma ho dimenticato di pesarla!)
la metà di un piccolo cavolfiore
1 carota
1/2 costa di sedano
1 spicchio d'aglio
1/2 cipolla
1 ciuffo di prezzemolo
olio sale e pepe
parmigiano grattugiato

Per la besciamella al gorgonzola
350 ml di latte
30 g di burro
30 g di farina 00
sale
noce moscata
200 g di gorgonzola più o meno piccante, a seconda dei vostri gusti

Procedimento
Prepariamo la pasta procedendo come consuetudine, la stendiamo in sfoglie che sbollenteremo e lasceremo asciugare su un telo.
Per il ragù di verdure tritiamo sedano, carota e cipolla, lasciamo appassire il mix nell'olio con l'aglio e aggiungiamo la zucca a cubetti. Sbollentiamo le cimette di cavolfiore lasciandole molto al dente e ne completiamo la cottura con le altre verdure.Aggiungiamo il prezzemolo tritato.
Per la besciamelle: facciamo sciogliere il burro, aggiungiamo la farina in un solo colpo e la tostiamo per pochi minuti. Versiamo il latte bollente gradualmente, mescoliamo, saliamo, aromatizziamo con noce moscata. Facciamo sciogliere nella besciamella, mescolando continuamente, il gorgonzola in pezzi.
A questo punto possiamo assemblare la lasagnetta alternando stati di pasta a ragù di verdure e besciamella al gorgonzola. Tra uno strato e l'altro aggiungiamo anche una manciata di parmiagiano.
Inforniamo a 200° fino ad ottenere in superficie una bella crosticina croccante. Se tende a colorire troppo abbassiamo la temperatura, dipenderà anche dal forno.

Note
La quantita di gorgonzola è relativa anche al tipo che sceglierete: se opterete per un gorgonzola più piccante e saporito potete anche metterne meno. Assaggiate la besciamelle  al formaggio e regolatevi, prima di aggiungere tutta la quantità!


sabato 23 novembre 2013

Tortina alla vaniglia con le gocce di cioccolato


Buongiorno! 
E' venerdì!!! ...e per le prossime ore non sono previste partenze del coniuge per viaggi di lavoro; di conseguenza non ci sono bagagli da preparare, non si scorgono levatacce all'orizzonte...e neanche partite di rugby!!!
Insomma, mi sembra che almeno questo fine settimana inizi sotto i migliori auspici! 
Poi non credo che farò chissà cosa, il brutto tempo scoraggia un po' dall'uscire, ma volete mettere starsene a casa con la mente libera da urgenze del tipo di cui sopra!?
Se potessi, ora organizzerei un fine settimana tra mercatini di antiquariato e cianfrusaglie varie....si sa che le bloggers hanno la passione per le chincaglierie da cucina e non... ma a onor del vero bisogna dire che io questa passione l'ho sempre avuta, è una passione ante-blog! 
Ho sempre preferito gli oggetti vecchi...anzi, scusate...."vintage", ognuno con la propria storia da raccontare...a quelli nuovi! 
Tutto ciò perchè il piattino in foto mi ha fatto tornare alla mente i bellissimi mercati di Londra e Parigi: il piattino è francese e l'ho preso a Portobello, il più impraticabile dei mercati londinesi perchè decisamente troppo affollato di turisti, soprattutto nel fine settimana!
Sto divagando, mannaggia!...non era sul piattino che dovevo fare il post, ma sul suo contenuto: una tortina per la vostra colazione del fine settimana!
Bye bye!


Tortina alla vaniglia con le gocce di cioccolato

Ingredienti
130 g di farina 00
30 g di amido di frumento o mais
160 g di zucchero
100 g di ricotta
60 g di olio di semi di mais
50 g di latte
2 uova
1 bacca di vaniglia (i semi)
4 cucchiai di gocce di cioccolato
1/2 bustina di lievito per dolci

Procedimento
Accendiamo il forno a 170°. Sbattiamo uova e zucchero, uniamo olio, ricotta, latte e le due farine setacciate con il lievito. Mescoliamo il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo; aromatizziamo con i semini di vaniglia e aggiungiamo le gocce di cioccolato.
Versiamo in uno stampo imburrato ed infarinato e cuociamo per circa 40 minuti.

Note
- Io ho utilizzato uno stampo stretto e alto sostituibile con una classica tortiera di 22 cm di diametro. In questo caso portate la temperatura del forno a 180°: con lo stampo profondo invece la temperatura deve essere più bassa perchè il dolce necessiterà di più tempo per cuocere anche all'inerno.
- Se vi piacciono le torte umide questa fa al caso vostro!...ma il consiglio è di prendere una tavoletta di cioccolato fondente, tagliarla grossolanamente col coltello e aggiungerla all'impaso! Non fate come me, che persistendo nella fase "scusate, ma proprio non me ne tiene!", ho ripiegato sulle sbrigative gocce...che però, detto tra noi, sono abbastanza insignificanti!


mercoledì 20 novembre 2013

Il pane più pigro che c'è!


Possiamo chiamarlo in altri modi...pane senza impasto, pane cotto in pentola,....ma la sostanza non cambia: è il pane più sbrigativo da preparare che ci sia!
Lo conosciamo tutti perchè questa tecnica di realizzazione dei lievitati è ormai molto diffusa, sia per impasti dolci che per impasti neutri o salati. Io mi limito solo a proporvi la mia versione personalizzata dopo vari esperimenti, soprattutto nel corso delle ultime settimane.
Vi dirò che non avevo una gran voglia di mettere le mani in pasta, ma voglia di uscire al mattino per andare al supermercato a comprare il pane ancora meno!
Allora in certi casi l'unica soluzione è: 
1) pensarci la sera prima;
2) buttare in una grande ciotola, in modo più o meno casuale, farina, lievito e acqua, mescolando frettolosamente con una forchetta;
3) dimenticarsene fino al mattino dopo quando procederemo alla cottura in pentola, anche questa molto meno impegnativa rispetto alla cottura tradizionale del pane.
Ma la cosa veramente fantastica è che questo pane, secondo me, viene molto più buono se evitate di rinfrescare il lievito madre! Io di solito lo rinfresco ogni 7 giorni: anche se lo adoperate al settimo giorno, tanto per fare un esmpio, il pane verrà buono ugualmente, anzi, meglio! 
Viva la pigrizia!
Ricordo comunque che la ricetta originale del pane senza impasto cotto in pentola prevedeva l'utilizzo di 3 grammi di lievito di birra, quindi potete realizzarlo anche se non avete a disposizione il lievito madre.
Vi propongo la versione più semplice con farina 0, ma potete sostituirne una parte con la farina integrale di qualsiasi tipo, aumentando di 10/20 grammi il quantitativo sia di lievito madre che di acqua.
Se avete ancora qualche dubbio circa l'opportunità di prepararlo vi informo che la crosta di questa pagnotta è bella croccantina, mentre la mollica è leggera e morbida!


Pane senza impasto cotto in pentola con lievito non rinfrescato

Ingredienti
300 g di farina Manitoba
200 g di farina 0
370 ml di acqua tiepida
180 g di lievito madre non rinfrescato
1 cucchiaino di miele
12 g di sale

Procedimento
In una ciotola ampia sciogliamo il lievito con 20 ml di acqua presi dal totale. Aggiungiamo il miele, le farine e l'acqua restante. Mescoliamo con una forchetta fino ad assorbimento di tutta l'acqua da parte della farina. Uniamo il sale e mescoliamo ancora fino a rendere il tutto omogeneo, ma assolutamente senza impastare. Copriamo la ciotola e la lasciamo a riposo fino al mattino seguente. A questo punto riprendiamo il composto, lo rovesciamo su un canovaccio infarinato e facciamo 3 serie di pieghe a tre,  cioè sovrapponendo i lembi esterni, dopo aver schiacciato il composto, verso il centro, senza impastare. Copriamo col canovaccio e mettiamo a riposo con le pieghe verso il basso. Dopo circa un'ora e mezza accendiamo il forno alla massima temperatura con all'interno un tegame di coccio o ghisa o altro materiale (l'importante è che possa andare in forno e che abbia un coperchio...). Quando il forno e il tegame saranno ben caldi rovesciamo nel tegame l'impasto, aiutandoci con il canovaccio,  con le pieghe rivolte verso l'alto. Copriamo col coperchio e lasciamo cuocere fino a che otterremo un bel colore brunito (a me di solito occorre anche un'ora e mezza!). Negli ultimi minuti togliamo il coperchio per fare asciugare bene la pagnotta, e possiamo anche lasciare la pagnotta nel forno alcuni minuti senza tegame per farla colorire e asciugare in maniera omogenea.

Note
Nel frattempo la mia pentola di coccio ha fatto una pessima fine: l'avevo mal riposta su uno scaffale, in bilico su decine di altri oggetti, e ha pensato bene di scaraventarsi a terra, nel cuore della notte, facendoci prendere un colpo e riducendosi in tanti pezzi!

lunedì 18 novembre 2013

Cavolfiore al formaggio


Buongiorno a tutti!
La mia settimana è iniziata con una levataccia assurda: tre del mattino!!!
Non-ce-la-posso-fare!!!
Mio marito è partito per un paio di giorni e doveva andare a prendere l'aereo molto presto, ecco perchè!
Insomma, farò del mio meglio per arrivare alla fine del post senza addormentarmi! 
E viste le premesse, oggi non vi aspetterete mica la ricetta di una torta multistrato...ogni strato un gusto diverso...con glasse variegate e decori...!? 
Vi rifilo piuttosto una ricettina facile e veloce...ma buona...che vi racconto in poche parole!
Il cavolfiore è uno degli ortaggi che durante la stagione invernale utilizzo di più: questa volta ho voluto farlo con una pastella molto leggera e sottile al formaggio. 
Va prima sbollentato e poi fritto: mi ricorda tanto la sottoscritta questa mattina!
Vi lascio la ricetta!
Alla prossima!


Cavolfiore al formaggio

Ingredienti per 2 persone
1/2 cavolfiore 
1 uovo
1 cucchiaio abbondante di Parmigiano grattugiato
prezzemolo tritato
acqua gassata
sale e pepe
farina qb
olio di arachidi per friggere

Procedimento
Lessiamo il cavolfiore in acqua salata mantenendolo al dente, lo scoliamo e lo lasciamo intiepidire. Sbattiamo l'uovo col pepe, il prezzemolo tritato e un cucchiaio di farina. Diluiamo con poca acqua e aggiungiamo il formaggio. La pastella potrà essere più o meno spessa: regoliamo il quantitativo di farina e acqua a seconda del risultato che vogliamo ottenere. Per una pastella leggera e sottile come la mia dovremo ottenere un composto abbastanza liquido che velerà appena il cavolfiore quando lo immergiamo.
Friggiamo in olio bollente e ascciughiamo su carta da cucina. Prima di servire saliamo leggermente.


giovedì 14 novembre 2013

Girelle al caffè


Buongiorno a tutti!
Con la ricetta di oggi si chiude, almeno per quanto mi riguarda, il ciclo dei dolcetti dedicati allo Sweet Team e ho voluto concludere...arrotolando!
Anzi, arrotolando al gusto di caffè, che è uno dei miei preferiti, in particolare quando incontra il cioccolato! 
Domani ci sarà come sempre Simona a tenerci compagnia, mentre ieri Martina ha proposto dei bignè bellissimi!!!

Queste girelle sono soffici soffici! 
Sarà la base realizzata con cioccolato fondente a renderle "stabili" e a permetterci di mangiarle con le mani come fanno solitamente i bambini (e non solo loro a dire il vero...) con le merendine!

A conclusione di questa bella avventura ringrazio la De Agostini per avermi dato l'occasione di partecipare e in particolare rivolgo un caro saluto a Giuseppa che ha coordinato il tutto con grande disponibiltà!

Girelliamo va'!


Girelle al caffè
Ingredienti per circa 10 girelle

per il rotolo
3 uova a temperatura ambiente
40 g di farina 00
90 g di zucchero semolato
10 g di cacao amaro
2 cucchiaini di caffè solubile
per la crema al caffè
4 tuorli 
4 cucchiai di zucchero
2 cucchiai colmi di maizena
500 ml di latte
10 g di caffè solubile
2 fogli piccoli di colla di pesce

inoltre 60 g di cioccolato fondente per le basi delle girelle


Procedimento 
Partiamo dalla crema: lasciamo ammorbidire la colla di pesce in una tazza con acqua fredda; in un pentolino sbattiamo i tuorli con lo zucchero e vi uniamo la maizena. Preleviamo dal quantitativo totale di latte un mezzo bicchiere che scalderemo e utilizzeremo per sciogliere il caffè. Lo amalgamiamo successivamente al latte restante e lo verseremo poco per volte sul composto di uova e zucchero. Trasferiamo il pentolino sul fornello e girando continuamente con una paletta di legno portiamo la crema alla giusta densità. Strizziamo bene la colla  di pesce e la amalgamiamo alla crema. Lasciamo raffreddare.
Prepariamo la pasta per il rotolo: preriscaldiamo il forno a 220°; separiamo i tuorli dagli albumi e montiamo i tuorli con 45 g di zucchero fino a renderli bianchi e spumosi. Montiamo anche le chiare a neve, comiciando ad aggiungere gradualmente i restanti 45 g di zucchero quando le chiare iniziano a diventare bianche. Ora amalgamiano delicatamente i due composti con una spatola,  con movimenti dal basso verso l'alto, e aggiungiamo un po' per volta la farina setacciata con il cacao. Aggiungiamo anche il caffè solubile. Stendiamo l'impasto in un rettangolo di pochi centimetri di spessore (circa 1) su una teglia coperta di cartaforno. Inforniamo per 7 minuti. Sforniamo e copriamo la nostra base con della carta argentata per mantenere all'interno l'umidità che ci consentirà di arrotolarla.
Una volta intiepidita la spalmiamo con la crema al caffè sul lato che era a contatto con la cartaforno, lasciando liberi i bordi, e arrotoliamo. Trasferiamo il rotolo in frigo per circa un'oretta per farlo compattare. Affettiamo il rotolo per ricavare le nostre girelle e procediamo a creare la base di cioccolato: facciamo fondere a bagnomaria il cioccolato e vi immergiamo una girella per volta solo da un lato. Facciamo solidificare il cioccolato appoggiando le girelle sulla base libera e aspettiamo fino a che non risultino completamente fredde prima di servirle.



mercoledì 13 novembre 2013

Guida al miglior cibo di strada italiano ... tra qualche giorno in libreria!


E finalmente ci siamo!...quasi!
...perchè dal 27 novembre sarà possibile acquistare presso tutte le Librerie Feltrinelli una nuova ed imperdibile guida sullo Street Food italiano!
Si, anche io ho collaborato alla realizzazione della guida per quanto riguarda il cibo di strada nella mia regione, l'Abruzzo!
Un'esperienza interessante, divertente... a dir poco! 
E' proprio vero che anche il proprio territorio non lo si conosce mai abbastanza: c'è sempre da scovare qualche posticino nuovo dove poter gustare i classici del cibo di strada della tradizione locale!
Troverete comunque sulla guida recensioni e segnalazioni che riguardano tutto il territorio italiano, con aneddoti e informazioni di carattere storico, geografico o turistico che renderanno la lettura della guida ancora più piacevole!
La guida verrà presentata il 29 novembre alle ore 18:00 a Roma, nella libreria Feltrinelli di Via Appia: ci saranno gli autori e i collaboratori...se siete in zona, se avete la possibilità, venite anche voi!

 Sulla locandina potete leggere i dettagli della pubblicazione...


Dopo gli arrosticini vi lascio un altro assaggio del cibo da strada abruzzese...funghi e tartufo locale sulla focaccia....


e un bel panino con la porchetta....


 Alla prossima!


lunedì 11 novembre 2013

Fagottini al salmone


Buongiorno e benritrovati!
Avete trascorso un bel fine settimana? Per me è arrivato, finito e non me ne sono neanche accorta! Infatti oggi non mi sembra neanche lunedì...!
...Con mio marito che è partito ieri per un viaggio di lavoro...tra bagaglio da preparare, aereo da prenotare....vabbè, confido nel prossimo! 
Ma ho ben più di un motivo per sospettare che anche il prossimo week-end trascorrerà esattamente come questo appena passato!
Bando ai piagnistei, almeno sul fronte meteo posso dire che sono stata accontentata: nell'ultimo post mi lamentavo per le temperature primaverili, ma è arrivata la pioggia che rende quest' autunno molto più credibile!
I panni però alla fine li ho stirati, nonostante il sole e il clima da passeggiata!

Vi offro un fagottino al salmone per iniziare la settimana!
Per prepararli ho utilizzato la mia finta sfoglia a base di crescenza proposta già per le sfogliatine alle mele: è un impasto neutro, adatto quindi a preparazioni sia dolci che salate!
La crescenza rimasta è finita nel ripieno insieme al salmone affumicato!
Io trovo che questi fagottini siano molto adatti ad un aperitivo, ad un antipasto...insomma, vedete voi eventualmente che uso farne!
Però provateli, ne vale la pena! 


Fagottini al salmone
Ingredienti

Per la pasta
140 g di farina 00
75 g di burro
75 g di crescenza (o altro formaggio morbido)
1/2 cucchiaino di zucchero
1 pizzico di sale
1/2 tuorlo
2 cucchiai d'acqua fredda

Per il ripieno
130 g di salmone affumicato
150 g di crescenza 
inoltre chiara d'uovo per spennellare e semi di sesamo per rifinire 


Procedimento
Sulla spianatoia disponiamo la farina a fontana con il sale e lo zucchero e al centro il burro e il formaggio freddi di frigo e a pezzetti. Cominciamo ad impastare con la punta delle dita fino a che il burro e il formaggio avranno assorbito la farina e ne risulterà un composto granuloso.
Aggiungiamo il tuorlo e l'acqua: lavoriamo fino ad ottenere un panetto che avvolgeremo con della pellicola e riporremo in frigo per 30 minuti.
Nel frattempo prepariamo il ripieno: frulliamo il salmone e lo amalgamiamo bene alla crescenza con una forchetta, o se preferiamo frulliamo tutto insieme.
Lasciamo riposare un po' il ripieno, nel frattempo riprendiamo la pasta e la stendiamo col matterello fino allo spessore di 2/3 millimetri. La ripieghiamo in quattro, come se dovesimo piegare un tovagliolo e la stendiamo di nuovo col matterello.
Ripetiamo questa operazione un paio di volte fino a che stendiamo definitivamente la pasta in una sfoglia di 2 millimetri circa.
Ricaviamo dei quadrati della dimensione che preferiamo e li farciamo con il ripieno. Li ripieghiamo a triangolo e sigilliamo bene i bordi con i rebbi di una forchetta. 
Trasferiamo le sfogliatine su una placca coperta di cartaforno, spennelliamo con la chiara d'uovo e cospargiamo di sesamo.
Inforniamo a 200° (forno già caldo) per i primi 10 minuti. Poi abbassiamo la temperatura a 180° e proseguiamo la cottura per altri 10 minuti.

giovedì 7 novembre 2013

Raviolini di barbabietola al Praga con burro al papavero


Buongiorno a tutti!
Oggi sembra essere una bellissima giornata: il cielo è sereno e le temperature tiepide!
Ma l'autunno, quello vero, quando arriva???
Il programma della giornata promette comunque, per iniziare, una bella pila di panni da stirare!
Tanto varrebbe farlo con l'acqua che scorre lungo i vetri delle finestre e il vento che scuote le persiane, piuttosto che con un tempo che ispira a farsi una bella passeggiata!
A proposito...mi sono appena ricordata che oggi c'è il mercato....mi sa che ho trovato la scusa per uscire!
Vi lascio alla ricetta!

Raviolini di barbabietola al Praga con burro al papavero
Ingredienti per 4 persone

per la pasta
150 g di semola
150 g di farina 0
1 uovo + 1 tuorlo
100 g di barbabietola rossa già cotta
1 cucchiaio d’olio

per il ripieno
180 g di ricotta di pecora
180 g di prosciutto affumicato tipo Praga
2 cucchiai di Parmigiano grattugiato
1 mazzetto di erba cipollina
1 chiara d’uovo
sale, pepe e noce moscata

per il condimento
60 g di burro
1 cucchiaio di semi di papavero
Parmigiano grattugiato

Procedimento
Iniziamo preparando la pasta: disponiamo la farina a fontana sul piano da lavoro, raccogliamo al centro l’uovo e il tuorlo, la barbabietola frullata, l’olio e il sale. Impastiamo bene e a lungo e formiamo un panetto che lasceremo riposare coperto tra due piatti.
Ora prepariamo il ripieno: lavoriamo la ricotta con una forchetta fino a renderla cremosa, tritiamo il Praga col coltello e lo uniamo alla ricotta; aggiungiamo il Parmigiano, il sale, l’erba cipollina, il pepe e la noce moscata. Mescoliamo bene e lasciamo riposare anche il ripieno per una mezz’ora.
Riprendiamo l’impasto e lo stendiamo in una sfoglia sottile, ritagliamo dei dischi con una formina e farciamo con il ripieno. Chiudiamo bene i ravioli e mettiamo a bollire acqua salata per lessarli. Li condiremo con burro fuso con semi di papavero e una spolverata di Parmigiano.

Note
- Ho preparato questi raviolini vari mesi fa per l'e-book  "Navigando in cucina - le migliori ricette dei nostri blog" (andate qui per scaricarvelo).
Nella preparazione mi sono fatta guidare dall'accostamento cromatico della barbabietola e del prosciutto affumicato tipo Praga e dal voler utilizzare prodotti che mi ispirassero  profumi e sapori nordici. Il gusto finale mi ha stupito ed è stato molto apprezzato oltre che da mio marito anche dal nostro piccolo ospite, il mio nipotino buongustaio!
- Se preferiamo possiamo tostare i semi di papavero in un padellino antiaderente per pochi minuti prima di aggiungerli al burro.

Ora ringrazio Stella per avermi girato questo riconoscimento:


Grazie cara Stella e un saluto a tutti!




martedì 5 novembre 2013

Tartellette alla nocciola con mousse al cioccolato


Buongiorno a tutti!
Ma si, ancora un dolcetto, per iniziare bene la settimana!
Vi avevo raccontato tempo fa che  mi era stato regalato un sacchetto di nocciole e che vi sarebbe toccato di vederle spesso nelle mie ricette! Ed infatti...rieccole!
Ma non temete, sto per abbandonare le nocciole a favore delle noci: va da sè che i due ingredienti sono interscambiabili!
Queste tartellette non sono inedite, ma già da qualche giorno è possibile vederle sul sito di Donna Moderna
Che dire?....semplicemente, che onore!!! 


Tartellette alla nocciola con mousse al cioccolato
Ingredienti per 10 tartellette

Per il guscio
50 g di nocciole tritate
100 g di farina 00
1 uovo
65 g di zucchero
30 g di burro freddo a fiocchetti
1 cucchiaio di latte (solo se occorre)

Per la mousse
120 ml di panna fresca
70 g di cioccolato fondente
1 noce di burro
1 cucchiaino da tè di zucchero a velo vanigliato

inoltre cacao e nocciole in granella per decorare

Procedimento
Realizziamo la frolla alla nocciola impastando velocemente tutti gli ingredienti, aiutandoci con un cucchiaio di latte solo se dovesse servire (dipenderà dalla grandezza dell’uovo).
Formiamo una palla e la  riponiamo in frigo per circa 30 minuti, avvolta da un foglio di alluminio.
Nel frattempo facciamo sciogliere a bagnomaria il cioccolato e, una volta fuso, fuori dal fuoco aggiungiamo il burro e lo zucchero a velo. Lasciamo intiepidire il cioccolato e montiamo la panna. Con una spatola amalgamiamo delicatamente la panna al cioccolato, con movimenti dal basso verso l’alto per non smontare il composto, prima di trasferirlo in frigo.
Riprendiamo l’impasto della frolla, lo stendiamo con un matterello e con un bicchiere ricaviamo 10 dischetti, con i quali rivestiremo gli stampini da tartellette, imburrati e infarinati.
Inforniamo a 200° per circa 10/15 minuti. Una volta pronti i nostri involucri, li mettiamo a raffreddare per poi farcirli con la mousse aiutandoci con la sac a poche o una siringa da pasticceria.
Prima di servirle, decoriamo le tartellette con cacao amaro e nocciole tritate.


Note
Ho provato a ripubblicare il post perchè negli ultimi giorni c'è stato qualche problema con l'aggiornamento del blogroll; ora sembrerebbe tutto risolto!