venerdì 31 ottobre 2014

Zuppa di zucca e sorgo (con lenticchie, patate....)


Buongiorno a tutti!
Settimana dedicata alla zucca: dopo il pancake e la torta arriva una zuppa!
Questa volta però voglio puntare l'attenzione su un altro ingrediente che completa il piatto, un cereale quasi sconosciuto, il sorgo!
Io almeno non lo conoscevo fina alla settimana scorsa, quando tra gli scaffali di un negozio biologico dove stavo acquistando il malto d'orzo mi sono imbattuta in questo cereale mai mangiato e la curiosità mi ha spinto a comprarlo.
Poi mi sono documentata e ho scoperto che è uno dei cereali più antichi al mondo, la cui coltivazione è diffusa soprattutto negli Stati Uniti anche se la pianta è d'origine africana.


A me è piaciuto molto! Il gusto è delicato, simile all'orzo ma dalla consistenza più rustica. E poi è ricco di fibre, sali minerali e vitamine. E' leggero e lega bene con gli altri ingredienti del piatto ed essendo naturalmente privo di glutine risulta indicato anche nell'alimentazione dei celiaci.
La prossima volta cercherò la farina di sorgo, sostituibile alla farina di mais nel pane, nei dolci e nella polenta.


Zuppa di zucca e sorgo

Ingredienti per 4 persone
200 g di zucca
100 g di sorgo decorticato
100 g di lenticchie
2 patate
1 gambo di sedano
1 carota
1/2 cipolla
1 spicchio d'aglio
1 rametto di rosmarino
1 foglia di allora
2 pomodorini
peperoncino piccante
olio d'oliva
sale e pepe


Procedimento
Per il sorgo e le lenticchie regolatevi secondo le indicazioni che trovate sulle confezioni: io ho lasciato il sorgo in ammollo  per 2 ore, per le lenticchie invece non è stato necessario. Ho sciacquato entrambi sotto l'acqua corrente e ho messo a cuocere le lenticchie partendo da acqua fredda con le patate tagliate a tocchetti e la foglia d'alloro.
Quando l'acqua ha raggiunto il bollore ho messo nella pentola anche il sorgo. In un pentolino a parte ho soffritto leggermente nell'olio l'aglio, il rosmarino e il peperoncino. Ho aggiunto zucca, sedano e carota a tocchetti e ho portato a cottura. Ho frullato le verdure e le ho aggiunte nel tegame scon sorgo e lenticchie. Ho fatto insaporire il tutto aggiustando di sale e pepe e ho servito con un filo di olio a crudo.

mercoledì 29 ottobre 2014

Torta alla zucca con mandorle e glassa alla cannella


Non disperate: la zucca da 6 kg prima o poi finirà! :)
Intanto ecco un'altra idea per  mangiare l'ortaggio più colorato della stagione, che ha tanti sali minerali e pochissime calorie! 
Questa è solo la mia tortina improvvisata. Di ricette per fare torte con la zucca ce ne sono tante in giro....però devo dire che la mia torta è venuta sofficissima e buona buona.
Inoltre l'ho sperimentata in due versioni, con e senza mandorle: quale scegliere è solo questione di gusti. 
Se decidete di non aggiungere le mandorle riducete di 30 g la polpa di zucca e verrà perfetta!

Ho aromatizzato l'impasto con la cannella e quindi ho pensato di coprire la torta con la glassa alla cannella che avevo visto da Mary.
...a proposito, se non conoscete il blog di Mary vi consiglio vivamente di fare un salto da lei: è abruzzese come me, ma anche americana. Le due culture sul suo blog si incontrano in un mix golosissimo!


Altra questione, lo stampo! La torta è piccolina, ho ridotto le quantità perchè l'ho preparata due volte nel giro di un paio di giorni volendo provare con e senza mandorle. Io l'ho cotta nello stampo da budino. Se non avete lo stampo da budino utilizzate quello più piccolo di cui disponete, massimo 24 cm di diametro.
Altrimenti raddoppiate le dosi e avrete una torta normale adatta ad una famiglia.


Torta alla zucca con mandorle e glassa alla cannella

Ingredienti
230 g di polpa di zucca
200 g di farina 00
150 g di zucchero di canna
2 uova
60 g di olio di semi
60 g di latte
30 g di mandorle tritate finemente
1/2 bustina di lievito
scorza grattugiata di 1/2 limone
1/2 cucchiaino di cannella
burro e farina per lo stampo
inoltre per decorare
mandorle in lamelle 
5 cucchiai di zucchero a velo
1 cucchiaino di cannella in polvere
5 o 6 cucchiaini di acqua bollente


Procedimento
Cuocete la polpa della zucca in una padella inaderente con coperchio senza aggiungere nulla. Una volta tenera frullatela. Scaldate il forno a 180° (se lo stampo è stretto e alto 170°). Montate le uova con lo zucchero e unite la polpa di zucca, l'olio, gli aromi, il latte e le mandorle tritate. Aggiungete la farina setacciata con il lievito, mescolate il tutto e versate nello stampo imburrato e infarinato.
Infornate per circa 30 minuti e fate la prova stecchino per verificare la cottura.
Una volta che la torta sarà fredda coprite con la glassa preparata mescolando lo zucchero e la cannella in una piccola ciotola  e aggiungendo l'acqua bollente un cucchiaino alla volta, fino a raggiungere una consistenza spalmabile.


lunedì 27 ottobre 2014

Pumpkin pancake, il pancake alla zucca


Domenica scorsa sono andata al mercato per comprare, tra le altre cose, una fetta di zucca per il risotto, ma è finita che son tornata a casa con una zucca di oltre 6 kg. 
Il fruttivendolo diceva "è un peccato tagliarla!" ...e quindi mio marito se l'è caricata intera!

La premessa non è altro che un avvertimento, un piccolo monito, per mettervi in guardia sul fatto che le prossime ricette saranno probabilmente tutte a base di zucca!
Spero che almeno vi piaccia! :)

La ricetta che vi presento oggi, classica per questo periodo, potrebbe sembrare uno scioglilingua...è invece la mia colazione di ieri mattina: pumpkin pancake, con lo sciroppo d'acero che ci sta benissimo!

Vi ho parlato spesso della mia passione per il pancake! E allora  vi ricordo che sul blog potete trovare anche l'apple pancake, il pancake con pere e cioccolato e il pancake salato di patate con funghi e salsa al Parmigiano.


Pancake alla zucca

Ingredienti per 4 persone
200 g di farina 00
50 g di farina integrale
200 g di polpa di zucca
300 ml di latte
3 cucchiai di zucchero di canna
2 cucchiai di olio di semi
1 uovo
1/2 bustina di lievito per dolci
1/2 cuchhiaino di bicarbonato
un pizzicotto di sale
1 cucchiaio di succo di limone
aromi a piacere (cannella, scorza di limone...)
burro per ungere la padella

Procedimento
Arrostiamo la zucca in forno a 200° e la frulliamo. In una ciotola raccogliamo farina, lievito, sale, bicarbonato, zucchero e mescoliamo. In un'altra ciotola sbattiamo l'uovo con lo zucchero e uniamo la polpa di zucca, l'olio, il limone e il latte. Versiamo il composto liquido nella ciotola della farina e mescoliamo con una frusta per non far formare grumi.
Scaldiamo una padella unta di burro e con un cucchiaio o un mestolino formiamo il pancake della grandezza che desideriamo. Lasciamo la fiamma bassa per evitare che scurisca fuori restando crudo dentro e lo giriamo quando in superficie si saranno formate le bollicine. 
Serviamo il pancake caldo e se avanza il composto lo riponiamo in frigo coperto da pellicola per alimenti anche fino al giorno dopo.



venerdì 24 ottobre 2014

Rotolo di vitello arrosto ripieno di salsiccia e indivia


Non mi capita mai di scrivere a quest'ora, ma finalmente sono riuscita a mettermi in tranquillità davanti al mio Mac e allora approfitto per lasciarvi un saluto e una ricetta!
Quest'ultima in particolare può tornare utile per il pranzo di domenica, quando si sta maggiormente in casa (visto anche il tempaccio...) e si ha modo di lasciar cuocere a fiamma bassa e per più tempo un arrosto che vuole tanta calma per dare il meglio di sè!

A me piacciono le carni dalla cottura lenta e lunga, che si ammorbidiscono fino a sciogliersi e fino ad impregnarsi completamente dei profumi delle verdure che mettiamo nella pentola.
Poi è chiaro che ci vuole un pezzo di carne buono, tenero, con quel tanto di grasso necessario a certi tempi di cottura... ma su questo dovete raccomandarvi al vostro macellaio: io ammetto che ne sto ancora cercando uno che capisca le mie intenzioni. 
Trovo molto meno complicata una seduta dalla parrucchiera che un passaggio al banco del macellaio, figuratevi un po' voi! :)


Rotolo di vitello arrosto ripieno di salsiccia e indivia

Ingredienti per 4 persone
800 g di polpa di vitello per arrosto arrotolato (fesa o altra parte a vostra scelta)
2 salsicce
la metà di un piccolo cespo di indivia riccia 
1 uovo
2 cucchiai di Parmigiano
olio d'oliova 
1 carota
1 costa di sedano
1/2 cipolla
1 rametto di rosmarino
qualche foglia di salvia
1 spicchio d'aglio
2 noci di burro
sale e pepe
vino per sfumare
1/2 cucchiaino di maizena

Procedimento
Apriamo la fetta di carne a libro (o lo lasciamo fare al macellaio!) e dopo averla lavata ed asciugata la battiamo col batticarne.  Laviamo l'indivia e la lasciamo appassire in una padella con coperchio senza acqua. Emetterà il proprio liquido quindi la strizziamo bene e la ripassiamo in padella con una noce di burro. Una volta fredda mescoliamo l'indivia con le salsicce sbriciolate, l'uovo e il parmigiano. Aggiustiamo di sale e pepe e farciamo la carne. Arrotoliamo il tutto e sigilliamo bene con una retina o spago da cucina.

In una casseruola o padella dai bordi alti scaldiamo l'olio e il burro con aglio, salvia e rosmarino e rosoliamo bene la carne su tutti i lati, sliamo e pepiamo e sfumiamo col vino. Aggiungiamo la cipolla, la carota e il sedano tagliati a pezzetti, copriamo con il coperchio e lasciamo cuocere la carne con il suo solo liquido. Io ho lasciato la carne sul fuoco per 1 ora e 1/2 affinchè risultasse tenera. A cottura avvenuta lasciamo raffreddare la carne per poterla affettare meglio, filtriamo il sugo di cottura e lo addensiamo con la maizena sciolta in poca acqua fredda.

Prima di servire scaldiamo la carne affettata nel suo sughetto.

mercoledì 22 ottobre 2014

Treccia croccante al malto d'orzo con semini vari


Il pane che preparo di solito è il pane più semplice possibile e anche il pane più rustico e salutare che riesco a realizzare!
...cioè fatto con farine buone, integrali, dove è proprio la qualità della materia prima che fa la differenza, senza lasciar spazio a vezzi di alcun tipo.

E' il genere di pane che il giorno dopo risulta ancora più buono che appena sfornato!
Quello che si preparava una volta, per intenderci, destinato a durare più giorni!


Ogni tanto però si ha voglia di cambiare e basta davvero poco per ottenere un risultato completamente diverso rispetto al solito. 
....Quindi magari si parte dalla forma, optando per la treccia invece che per la pagnotta; ma soprattutto si spennella, per esempio, la superficie con l'albume per far aderire i semini di sesamo, di lino....e non immaginate, se non avete provato, cosa comporta in termini di consistenza l'umidità della chiara d'uovo sul pane: crosticina sottilissima e croccante, tipo quella della baguette per intenderci, mollica molto morbida (grazie anche al prefermento) e naturalmente un pane molto più apprezzabile appena sfornato che il giorno successivo, quando perde quella caratteristica fragranza.


Difficile rendere completamente l'idea attraverso le foto, come al solito!
Però posso aggiungere a sostegno del mio sforzo di rappresentarvene la bontà il fatto che questa treccia profumata al malto d'orzo al giorno  dopo vi è a mala pena arrivata!


Treccia croccante al malto d'orzo con semini vari
Ingredienti

per il lievitino
80 g di pasta madre
100 g di acqua t.a.
120 g di farina 0

per l'impasto
il prefermento
350 g di farina 0
100 g di semola
1 cucchiaio raso di malto d'orzo
acqua (circa 250 g)
12 g di sale
1 chiara d'uovo
semi vari (lino, sesamo, papavero...)


Procedimento
La sera prima realizzate il lievitino sciogliendo la pasta madre in acqua e impastando con la farina. Riponete in frigo in una ciotola coperta da pellicola.
Al mattino riportate a temperatura ambiente il lievitino e procedete ad impastare tutti gli ingredienti regolandovi sul quantitativo di acqua: dovete ottenere un impasto morbido ma lavorabile in modo da poter fare la treccia, quindi aggiungete l'acqua gradualmente.
Impastate ripiegando i lembi verso il centro del panetto e riponete a lievitare per circa 4 ore a temperatura ambiente. Riprendete l'impasto, effettuate ancora delle pieghe verso il centro e fate lievitare ancora un'ora. Riprendete definitivamente l'impasto, dividetelo in tre parti uguali, schiacciatele allungandole e arrotolatele ognuna su sè stessa formando tre filoncini. Intrecciateli e riponete la treccia a lievitare su una teglia coperta di cartaforno. Coprite con un panno umido e fate lievitare (circa un'ora, un'ora e mezza). Scaldate il forno a 220°, spennellate la treccia con la chiara e spargetevi sopra i semini nella maniera più uniforme possibile. Infornate e dopo i primi 10 minuti abbassate la temperatura a 200°. Dopo 20 minuti abbassate ancora a 180° e completate la cottura fino ad ottenere una treccia dorata e croccante. Fate raffreddare nel forno spento.


lunedì 20 ottobre 2014

Minestra con "sagne", cannellini e cozze


Oggi vi porto in Abruzzo con una minestra a base di legumi e mitili, ovvero cannellini e cozze.
Il formato di pasta fatto in casa, a mano, sono "le sagne", tipiche nella mia regione per le minestre con i legumi.
E' una pasta povera a base di acqua e farina...anche se, a dirla tutta, io un ovetto l'ho aggiunto perchè 
preferisco la consistenza della pasta all'uovo.
In genere si utilizzano i borlotti per questa minestra e una delle varianti più comuni in passato era con le cotiche di maiale, alimento che non ho mai assaggiato e credo proprio che mai mangerò!
Saranno sicuramente buonissime ma proprio non ce la faccio! :)
Questa è la variante "costiera" con le cozze!


Minestra con sagne cannellini e cozze
Ingredienti per 4 persone

per la pasta
200 g di semola di grano duro
100 g di farina 0
1 uovo
acqua (misuratela per 2 volte col guscio dell'uovo)
un pizzico di sale
un filo d'olio

per la minestra
200 g di cannellini secchi
1 kg di cozze
1 carota
1 costa di sedano
1/2 cipolla
1 spicchio d'aglio
prezzemolo fresco
1 foglia di salvia
1 rametto di rosmarino
peperoncino piccante
sale e pepe
olio d'oliva
vino bianco (facoltativo)


Procedimento
La sera prima mettete a mollo i fagioli in acqua appena tiepida.
La mattina li lessate e li mantenete nella loro acqua. Preparate la pasta impastando tutti gli ingredienti. Per la quantità di acqua regolatevi in questo modo: riempite il guscio dell'uovo rotto per 2 volte (quindi se il guscio è a metà per 4 volte....). Fate riposare la pasta per almeno 20 minuti, poi la stendete col matterello in una sfoglia sottile e ricavate delle tagliatelle corte (un paio di cm). Pulite e sciacquate molto bene le cozze, mettetele in una padella con lo spicchio d'aglio, gambi di prezzemolo tritati, olio e fatele aprire a fiamma vivace: occorreranno pochi minuti. Se preferite sfumate con poco vino bianco, io non l'ho fatto. Sgusciate la maggior parte delle cozze tenendone da parte alcune per la decorazione e filtrate più volte il liquido di cottura che terrete da parte.
Preparate un soffritto con carota, sedano, cipolla, salvia e peperoncino tritati, unite i fagioli con la loro acqua (frullatene un mestolino per rendere la minestra più cremosa) e fate insaporire alcuni minuti, aggiungete anche l'acqua delle cozze e aggiustate di sale. Infine aggiungete le cozze stesse e  la pasta. Per la cottura della pasta occorrono un paio di minuti, Completate con prezzemolo fresco, olio a crudo e poco pepe.


Note
La quantità di minestra è sufficiente per 4 persone nel caso in cui facciate il pasto completo con secondo e contorno, altrimenti dovete aumentare la dose.

Buona settimana, ci rileggiamo presto!


venerdì 17 ottobre 2014

Torta alle nocciole e cioccolato


Oggi tante foto e poche chiacchiere!
Permettetemi di assecondare la mia poca loquacità mattutina che oggi è ai minimi storici. :)


Non c'è bisogno di tante parole del resto per introdurre un dolce goloso al cioccolato con nocciole. Soffice panna a rifinirlo non senza una decorazione a tema con nocciole caramellate (il croccante insomma).


Buon fine settimana, spero in compagnia delle torta alle nocciole e cioccolato che ha addolcito il nostro scorso weekend!


Torta con nocciole e cioccolato

Ingredienti
150 g di zucchero di canna (75+75)
150 g di nocciole tritate 
100 g di burro morbido
150 g di cioccolato fondente tritato
50 g di farina
4 uova
1 bicchierino di rhum 
1 bustina di lievito
1 pizzico di sale
120 ml di panna fresca da montare


Procedimento 
Sbattere il burro con 75g di zucchero. Aggiungere le nocciole tostate in forno per 1 minuto e mescolare con l'altra parte dello zucchero, poi il cioccolato tritato, i rossi delle uova (uno per volta), sale, farina e lievito. Montare a neve gli albumi e incorporarli al composto di nocciole. Versare il composto in uno stampo da plumcake da 28 cm. Cuocere a 180° per una trentina di minuti, ma verificare il grado di cottura con uno stecchino: la torta non deve asciugare troppo. Lasciar raffreddare la torta e prima di servirla la decorare con panna montata. 

Per le nocciole caramellate: ho fatto sciogliere 1 cucchiaio di zucchero di canna in una padella a fiamma bassa, ho aggiunto 50 g di nocciole leggermente tostate e le ho mescolate fino a farle ricoprire di caramello. Ho trasferito le nocciole su un foglio di cartaforno cercando di separarle le une dalle altre (fatelo col cucchiaio di legno, attenzione a non ustionarvi!). Non è indispensabile separarle: se non riuscite lo farete una volta che risulteranno fredde e potrete disporle sulla torta come decorazione.

Note
Qui la ricetta del croccante alle mandorle.



mercoledì 15 ottobre 2014

Focaccia con cipolle e rosmarino in fiore


Magari guardando la foto con i fiorellini di rosmarino penserete che io abbia preparato questa focaccia durante la scorsa primavera, invece risale a qualche giorno fa.
Abbiamo avuto temperature abbastanza elevate dalle mie parti, tanto che alcune piante sono tornate a fiorire, mentre purtroppo in altre zone d'Italia pioveva fino al disastro.
Come ogni anno in autunno si riapre lo stesso scenario: temperature fuori stagione o pioggia disastrosa! 
E nonostante la storia puntualmente si ripeta, non impariamo nulla!

La mia focaccia di oggi è con il lievito madre, qui invece trovate una versione con il lievito di birra.


Focaccia con cipolle e rosmarino

Ingredienti
100 g di farina 0
100 g di farina 00
50 g di farina manitoba
60 di pasta madre
190 g di acqua
1 cucchiaino di miele
1 cucchiaio d'olio d'oliva
8 g di sale
1 cipolla
1 rametto di rosmarino
inoltre per la salamoia
1 cucchiaio d'olio
2 cucchiai di acqua
1/2 cucchiaino di sale
 

Procedimento
La sera prima sciogliere il lievito nell'acqua con il miele, aggiungere gradualmente le farine impastando. Unire l'olio e il sale ed impastare fino ad ottenere una consistenza omogenea. Effettuare delle pieghe con l'impasto verso l'interno del panetto. Riporre in una ciotola coperta da pellicola, lasciar riposare mezz'ora ed effettuare un'altro giro di pieghe. Riporre nuovamente nella ciotola e dopo un'ora a temperatura ambiente trasferire in frigo fino alla mattina seguente.
Al mattino riprendere l'impasto e riportarlo a temperatura ambiente.
Stendere la focaccia e lasciarla lievitare coperta per circa un'ora e mezzo. Affettare sottilmente una cipolla, versare sopra la salamoia precedentemente realizzata mescolando sale, olio e acqua ed infornare a 220° per i primi 10 minuti, poi abbassare a 200° fino a doratura.

Vi auguro una buona giornata!


lunedì 13 ottobre 2014

Biscotti con farina di riso


Nuovo inizio di settimana con i biscottini miciosi (o micini biscottosi...),  avevo promesso la ricetta e quindi eccoli!
Che poi siamo in tante ad amare la cucina e anche i gatti, le due cose vanno spesso a braccetto!
Ci piacciono anche i cani eh, però i gatti.....


...hanno un fascino tutto loro, anche perchè fortemente legati alla casa, all'intimità del focolare.
I cani sono più "casciaroni" e io per temperamento mi sento molto più simile a un gatto.


Passando dai gatti veri ai biscotti invece...li dovete fare!
Sono buoni, friabili e con la crosticina croccante per via dello zucchero in superficie, si mantengono per più giorni (io li ho messi in un barattolo di vetro); buoni da soli o in compagnia (della crema ivoire per esempio, ma anche semplicemente di un tè), ora che riniziano le grandi infornate invernali non possono mancare tra le vostre ricette!


A presto con una nuova ricetta!

Buona settimana!

venerdì 10 ottobre 2014

Crème ivoire con gattini.....opsss... biscottini!


Buongiorno a tutti!
Oggi vi racconto di una crema molto delicata al cioccolato bianco, perfetta per farcire torte e bignè, ma anche in versione "dolce al cucchiaio". Si prepara facilmente e velocemente e può venire in nostro soccorso in caso di "improvvisa voglia di dolce, ma nessuna intenzione di passare troppo tempo ai fornelli". La crema può essere servita con dei biscottini d'accompagnamento. Io ho preparato appositamente questi gattini leggeri e croccanti, con la farina di riso. Vi scriverò la ricetta prossimamente. Intanto tuffiamoci nella crema!


Come si può intuire dal nome la crema è francese. E' da almeno un anno che voglio provarla, poi rimandando rimandando, per vari motivi, siamo arrivati a oggi!
Va detto che la mia versione è molto rivista, tanto che forse è anche un azzardo chiamarla con questo nome! Però se la caratteriristica principale della crema ivoire è quella di avere tra gli ingedienti il cioccolato bianco, allora ci siamo!

Io non ho proprio potuto fare a meno di limitare al minimo la quantità di panna sostituendola con il latte. Ho trovato alcune versioni con 600 ml di panna addirittura...proprio non si può!
Ho poi addensato la crema con la fecola di patate invece che con la colla di pesce.
Utilizzando quest'ultima potreste dare alla crema la consistenza di un budino, nel caso preferiate.


Crème ivoire

Ingredienti per 4 persone
250 ml di latte
2 tuorli
1 cucchiaio di fecola di patate
100 g di cioccolato bianco
1/3 di una stecca di vaniglia
50 ml di panna fresca
 

Procedimento
Scaldare il latte con la vaniglia; nel frattempo in una piccola casseruola sbattere i tuorli con la maizena. Aggiungere alle uova il latte ben caldo dopo aver eliminato la vaniglia, gradualmente e mescolando in continuazione. Far addensare e aggiungere il cioccolato bianco spezzettato, mescolare fino a completo scioglimento del cioccolato. Trasferire la crema in una ciotola coperta da pellicola a contatto con la superfice e una volta fredda unre la panna montata.

Note
Per una crema più corposa potete aumentare di 50 g la quantità di cioccolato bianco.

Buon fine settimana!



mercoledì 8 ottobre 2014

Il pane di patate con farina di grano solina per Taste Abruzzo


 "Forte e gentile", così viene definito l'Abruzzo, così solitamente rappresentata la sua gente!
Una definizione che mi sento di estendere, fino a farle abbracciare molti dei prodotti abruzzesi: forti e rustici, perchè in grado di nascere, crescere e sopravvivere in un territorio montuoso e segnato spesso da temperature molto basse, gentili e nobili perchè si distinguono per caratteristiche di eccellenza.

...Così il grano solina, un'antica varietà di frumento che sul territorio montuoso dell'entroterra abruzzese trova da secoli il suo habitat ideale e che insieme alle patate è il protagonista del pane di oggi. Vi aspetto su Taste Abruzzo per la ricetta del pane e per raccontarvi la storia e le qualità del grano solina.

lunedì 6 ottobre 2014

Torta di rose con mele e pinoli


Un cuscinotto alto, soffice e profumato è secondo me il modo più delicato e "coccoloso" per iniziare la giornata! 

A dire il vero quando ho deciso di preparare una torta di rose farcita alle mele, nella mia mente mi ero rappresentata una tortina più composta e ordinata, adatta più ad occasioni formali che al mio stentato risveglio mattutino! Se non che si è verificata un'esplosione in lievitazione e la torta è risultata tutt'altro che ordinata, direi piuttosto prorompente!
L'esuberanza del lievito madre ha preso il sopravvento a discapito della compostezza!


La sofficità si percepisce in parte dalle foto...mai abbastanza in realtà!
Il profumo non si sente ma ve lo posso raccontare a partire dagli ingredienti: mele, cannella, vaniglia, limone...
Tante ore di lievitazione....
E la magia si è compiuta anche questa volta!


Torta di rose con mele e pinoli
Ingredienti

per il lievitino
80 g di lievito madre rinfrescato la sera prima
95 g di acqua
110 g di farina

per l'impasto
il lievitino
270 g di farina manitoba
270 g di farina 00
120 g di latte
100 g di zucchero
50 g di burro
2 uova
2 cucchiai di olio di semi
scorza grattugiata di 1 limone
i semini di 1/2 bacca di vaniglia

per la farcitura
50 g di burro
2 cucchiai di zucchero
4 cucchiai di marmellata chiara (pesche, albicocche, mele....)
2 mele
30 g di pinoli
cannella

inoltre
1 tuorlo con poco latte per spennellare
zucchero a velo per rifinire



Procedimento
Circa 8 ore prima della preparazione dell'impasto ho fatto il lievitino con lievito madre rinfrescato la sera prima, acqua e farina. Ho portato il burro dell'impasto a temperatura ambiente, l'ho amalgamato con scorza di limone e vaniglia e l'ho lasciato a riposo.
La sera verso le 20:00 ho impastato il lievitino con latte, lo zucchero, metà delle 2 farine setacciate, le uova (uno per volta), l'altra parte della farina, l'olio e solo alla fine poco per volta ho aggiunto il burro aromatico. Ho impastato bene e riposto il panetto in una ciotola coperta con pellicola. Dopo un'ora di riposo a temperatura ambiente, ho trasferito la ciotola in frigo per tutta la notte. Al mattino ho riportato l'impasto a temperatura ambiente e fatto proseguire la lievitazione. 
Nel frattempo ho preparato la farcitura: ho ammorbidito il burro lavorandolo poi con lo zucchero. A parte ho mescolato le mele tagliate in dadini molto piccoli con la marmellata, i pinoli e la cannella. 
Ho ripreso l'impasto, l'ho steso in una sfoglia sottile, ho prima spalmato la crema al burro e poi sopra ho distribuito la farcitura di mele. Ho arrotolato e tagliato in 7 tronchetti disposti poi in una teglia rotonda (i 2 estremi vanno collocati al centro. Ho spennellato con tuorlo e latte e infornato a 180° per una trentina di minuti. Ho fatto la prova stecchino prima di cacciare la torta dal forno.


Note
- In alternativa allo zucchero a velo potete preparare una bagna con 100 g di acqua, 50 g di zucchero,
qualche scorzetta di limone (o altro aroma a piacere). Fate bollire fino a quando otterrete una consistenza sciropposa e poi spennellate la bagna sulla torta appena sfornata per una superficie lucida.
- Se non avete il lievito madre preparate il lievitino con 150 g di farina manitoba, 1/2 bicchiere d'acqua, 8/10 g di lievito di birra fresco.
 

venerdì 3 ottobre 2014

Torta di patate ai funghi


Tra partenze e rientri è passata un'altra settimana!
Questo sarà un weekend pieno di cose da fare: bagagli da svuotare (...e panni da lavare!), spunti da elaborare, progetti da valutare....e naturalmente qualche ricetta da sperimentare!
....e poi c' è da tuffarsi in una stagione dalle atmosfere magiche:  voglia di assaporare finalmente l'autunno, di andare a passeggiare in campagna anche se non c'è il sole o addirittura se piove!
...di comprare zucche, uva e le prime castagne al mercato e poi immergersi di nuovo nelle piccole e grandi attività casalinghe.
Questo sarà l'andamento del mio fine settimana, che anche con qualche impegno giunge sempre gradito!


Vi lascio la ricetta di una torta, non dolce come faccio spesso il venerdì, ma salata, con patate e funghi.
Prosciutto cotto, parmigiano, scamorza, besciamella.....contribuiscono a rendere questa torta un piatto unico, che io ho preparato per cena alcune sere fa, anticipandone la preparazione al primo pomeriggio perchè poi non avrei avuto più tempo e scaldandola leggermente a ora di cena.


L'ho fotografata da fredda, ecco perchè non vedete la mozzarella filante e la besciamella colante....ma vi assicuro che è perfetta ad ogni temperatura. Fateci un pensierino per i prossimi giorni!


La raccomandazione è solo quella di utilizzare le patate giuste: farinose e sode, io trovo perfette quelle con la buccia rossa, in assoluto le più utilizzate nella mia cucina per qualsiasi tipo di piatto!


Vi saluto augurandovi buon fine settimana!



mercoledì 1 ottobre 2014

Cavolini gratinati


Devo proprio ammetterlo, io più che buoni i cavolini di Bruxelles li trovo simpatici! Si, simpatici!
Per quanto riguarda il gusto preferisco altre verdure più delicate o più amarognole, ma l'aspetto è tale che non si può non comprarli...almeno ognitanto! :)

Decorativi, allegri, a me ispirano gioia solo a guardarli, rendendo festoso il piatto!
Se poi li completiamo con una croccante panatura di cereali e mandorle, profumata al limone...cosa si può pretendere di più da un contorno?!

In realtà questa più che la ricetta dei cavolini è la ricetta di una panatura, che può essere utilizzata anche sul pesce, sulle carne o altre verdure.
Questi cavolini altro non erano che il contorno di un trancio di salmone al forno, gratinato anch'esso con la panure in questione. Insomma, un post e due servizi! :)


Cavolini di Bruxelles gratinati con mandorle, cereali e limone

Ingredienti
una confezione di cavolini
40 g di mollica di pane raffermo
20 g di cereali (tipo Kellogg's semplici)
20 g di mandorle
1 mazzetto di prezzemolo
1/2 spicchio d'aglio
una scorzetta di limone
20 g di Parmigiano 
olio d'oliva
sale e pepe


Procedimento
Dopo aver eliminato le foglie esterne incidiamo a croce la base dei cavolini e li tuffiamo in acqua bollente salata fino a renderli teneri. Prepariamo la panatura tritando tutti gli ingedienti nel mixer. Disponiamo i cavolini su una teglia unta di olio, li copriamo con il pane, aggiungiamo ancora un filo d'olio e li mettiamo a gratinare in forno a 200° per circa 15/20 minuti.