venerdì 30 maggio 2014

Tarte con mousse di ricotta al limone e macedonia di frutti di bosco


Mammamia come sono in ritardo oggi!
Arrivo quasi per l'ora del tè con la ricetta di una tarte fresca e golosa!
Questa settimana ho esagerato con i dolci, non c'è dubbio!....sarà che questo tempo sempre instabile mi fa dimenticare la prova costume ormai imminente! 
Sarà anche che con la scusa del dolcetto da colazione parto sempre col pesare zucchero e uova e mi ritrovo ad infornare dolci che con la colazione non hanno nulla a che vedere!
La prossima settimana tutti a dieta, mi raccomando! :)
Ma per il week end alle porte un dolcetto è d'obbligo!...e allora facciamo un pensierino su questa fresca e vitaminica bontà! 
....Che tra l'altro doveva essere molto diversa nelle intenzioni: volevo realizzare una crema col cioccolato bianco, ma di questo nei supermercati a me vicini non c'era più traccia e nel tragitto di ritorno verso casa i miei neuroni ipercinetici, che stanno sempre ad inventare ricette e a cui neanche io riesco a stare dietro, hanno elaborato questa mousse di degno ripiego!
Un saluto a tutti!!!


Tarte con mousse di ricotta al limone e macedonia di frutti di bosco
Ingredienti 

per la base
300 g di farina 00
150 g di zucchero
1 uovo + 1 tuorlo
la scorza grattugiata si 1/2 limone
100 ml di panna fresca
20 g di burro
1 pizzico di sale
1/2 cucchiaino di lievito per dolci

per la mousse al limone
250 g di ricotta di mucca
150 ml di panna fresca
la scorza grattugiata di 2 limoni
il succo di 2 spicchi di limone
3 fogli di gelatina di pesce
70 g di miele di limoni
2 cucchiai di zucchero a velo (da omettere se preferite un gusto meno dolce)

per la macedonia 
250 g di frutti di bosco misti (anche surgelati)
1 cucchiaio di zucchero 

per rifinire la torta
qualche ciuffetto di panna montata e fettine di limone fatte appassire in forno spolverizzate di zucchero

Procedimento
Prepariamo la base assemblando velocemente tutti gli ingredienti, formiamo una palla e la lasciamo riposare in frigo. Trascorsi 30 minuti stendiamo la pasta, la trasferiamo in uno stampo imburrato, bucherelliamo con una forchetta e copriamo di cartaforno e di legumi secchi. Cuociamo per 20 minuti circa.
Per la mousse: mettiamo in ammollo la gelatina, montiamo la panna, lavoriamo la ricotta con le frusta, aggiungiamo il miele, lo zucchero e il limone. Sciogliamo la gelatina in un cucchiaio di latte caldo e la incorporiamo alla ricotta, infine uniamo la panna montata e trasferiamo in frigo a rassodare per un'oretta.
Assembliamo il dolce e decoriamo a piacere.

Note
La frolla è realizzata prevalentemente con panna che conferisce più morbidezza e meno friabilità. L'impasto crudo è appiccicoso e potreste incontrare difficoltà a stenderlo col matterello: cospargete di farina abbondante come ho fatto io oppure stendete direttamente in teglia.



mercoledì 28 maggio 2014

Torta diplomatica


Il titolo del post è Torta diplomatica!....il sottotitolo invece è a modo mio!
Si perchè se il risultato è uguale (o molto molto molto simile...) all'originale, devo ammettere che ho trovato qualche escamotage per realizzare  questa torta tra il sabato sera e la domenica mattina di un paio di settimana fa, saltando il lungo processo di realizzazione della sfoglia originale fatta in casa, grazie alla sfoglia alla ricotta, più leggera e veloce!
Qualcuno potrebbe obiettare che eventualmente la sfoglia si trova già pronta al supermercato!...beh si, effettivamente anche i diplomatici si trovano  già belli pronti in pasticceria! :)
Ma volete mettere la soddisfazione di fare completamente in casa una torta (più o meno) elaborata come questa, con qualche piccola accortezza che ci permette di venire a patti con i tempi stretti!?
Il risultato è stato ottimo!!!
Ecco perchè non posso non pubblicare questa ricetta, nonostante la bruttezza della foto della fetta... che però permette di vedere la friabilità della sfoglia!
Poi c'è da dire che al taglio questa è una torta molto disordinata, perchè la morbidezza del pan di Spagna segue regole proprie rispetto alla croccantezza della sfoglia.
Metteteci pure che, alle volte,  a una "poveretta" che ha già lavorato tanto per fare una torta, non gliene tiene proprio di scattare belle foto e si accontenta di quello che regala il primo scatto veloce e sfuggente....ma non rinuncia a condividere con tutti voi una vera bontà!


Torta diplomatica
Ingredienti

per la base pan di Spagna
3 uova a temperatura ambiente
50 g di farina 00
90 g di zucchero semolato
aroma a scelta tra i semini di 1/2 bacca di vaniglia o la scorza grattugiata di 1/2 limone

per la sfoglia
210 g di farina 00
110 g di burro
110 g di ricotta di mucca
1 cucchiaino di zucchero
1 pizzico di sale
1 tuorlo
3 cucchiai d'acqua fredda
chiara d'uovo e zucchero a velo per rifinire

per la crema diplomatica
6 tuorli
6 cucchiai di zucchero
3 cucchiai di maizena
qualche pezzetto di scorza di limone
750 ml di latte
120 ml di panna fresca montata

per la bagna
1 cucchiaio di zucchero
1 tazza da latte di acqua
alchermes qb

inoltre zucchero a velo per rifinire

Procedimento
Iniziamo dalla sfoglia: sulla spianatoia disponiamo la farina a fontana con il sale e lo zucchero e al centro il burro e la ricotta freddi di frigo e a pezzetti. Cominciamo ad impastare con la punta delle dita fino a che il burro e la ricotta avranno assorbito la farina e ne risulterà un composto granuloso.
Aggiungiamo il tuorlo e l'acqua: lavoriamo fino ad ottenere un panetto che avvolgeremo con della pellicola e riporremo in frigo per 30 minuti o anche di più. Trascorso il tempo riprendiamo l'impasto, lo stendiamo col matterello in un rettangolo e lo ripieghiamo come si farebbe con un fazzoletto (prima a metà e poi ancora a metà). Riponiamo in frigo ancora ine mezz'oretta, poi riprendiamo il panetto, lo stendiamo, facciamo qualche piega a tre e lo stendiamo definitivamente in una sfoglia di 2/3 millimetri. Ritagliamo 2 dischi prendendo come forma la base di una tortiera a cerniera.
Trasferiamo le sfoglie su una placca coperta di cartaforno, spennelliamo con la chiara d'uovo, cospargiamo con poco zicchero a velo e bucherelliamo con i rebbi di una forchetta.
Inforniamo a 200° (forno già caldo) per i primi 10 minuti. Poi abbassiamo la temperatura a 180° e proseguiamo la cottura per altri 15 minuti. Cuociamo anche gli scarti della sfoglia che poi sbriciolati ci occorrerano per rifinire il contorno della torta.
Per la base morbida: separiamo i tuorli dagli albumi. Montiamo prima i rossi con 45 g di zucchero e poi i bianchi a neve ferma con altri 45 g di zucchero.
Uniamo al composto ottenuto l'aroma scelto e poi i bianchi senza smontarli. Setacciamo e incorporiamo gradualmente la farina (senza smontare l'impasto!) e trasferiamo il tutto su una placca da forno coperta di carta e livelliamo.
Inforniamo a 220° in forno già caldo per circa 7 minuti, senza aprire mai lo sportello. Una volta freddo il pan di Spagna ritagliamo, sempre servendoci della base della tortiera, un disco uguale a quelli di sfoglia precedentemente realizzati.
Per la bagna portiamo ad ebollizione l'acqua con lo zucchero fino a che avrà raggiunto una consistenza sciropposa. Lasciamo raffreddare e aggiungiamo tanto alchermes quanto ne occorre per ottenere un bel colore rosato. 
Prepariamo la crema sbattendo i tuorli con lo zucchero, poi aggiungiamo la maizena e infine il latte gradualmete. Uniamo il limone e portiamo sul fuoco, mescoliamo continuamente fino a che la crema sarà densa. Lasciamo raffreddare coperta da pellicola e uniamo la panna montata.

A questo punto possiamo assemblare la torta disponendo come base un disco di sfoglia, al centro il pan di Spagna e sopra ancora la sfoglia. Bagnamo il Pan di Spagna con l'ausilio di un pennello  e tra i due strati disponiamo la crema. Rifiniamo il contorno con briciole di pan di Spagna avanzato o avanzi di sfoglia sbriciolata e copriamo di zucchero a velo.

Note
La finta sfoglia è quella che realizzo solitamente io con formaggio morbido tipo crescenza (vi risordate le sfogliatine alle mele o i cannoli alla crema...?). In questo caso ho sostituito il formaggio con la ricotta e ho aumentato le quantità di 1/3 del totale.


lunedì 26 maggio 2014

Torta con le fragole e il cioccolato


E dopo la torta con le mele ecco quella con le fragole, dell'orto!...molto più attinente vista la stagione!
Non avrei mai immaginato che saremmo arrivati ad avere un raccolto di fragole tale da poterle mangiare e poterle mettere anche in una torta! 
L'orticello al momento è quasi abbandonato, ma le fragole non hanno bisogno di aiuto per crescere, fanno tutto autonomamente! :)
Io poi di solito ai dolci con le fragole aggiungo il cioccolato, mi piacciono troppo insieme!
E quindi vi lascio alla ricetta e vi raccomando di provare questa tortina golosa perchè merita!
Buona settimana!


Torta fragole e cioccolato

Ingredienti
200 g di farina 00
130 g di farina di riso
3 uova
200 g di zucchero
100 ml di olio di semi
120 ml di latte
1 pizzico di sale
1 bustina di lievito per dolci 
la scorza grattugiata di un limone
80 g di cioccolato fondente in scaglie o gocce
230 g di fragole + qualcuna per decorare
zucchero a velo


Procedimento
Scaldiamo il forno a 170°. Sbattiamo l'olio con lo zucchero fino a montare il composto.
Aggiungiamo un uovo per volta, continuando a sbattere, il pizzico di sale e la scorza del limone.
Versiamo il latte e uniamo anche le farine setacciate con il lievito. Aggiungiamo il cioccolato e le fragole tagliate in pezzi non troppo piccoli. Trasferiamo il composto in una teglia da 22 cm di diametro coperta di cartaforno e inforniamo per circa 50 minuti.
Facciamo la prova stecchino per verificare la cottura. Quando la torta sarà fredda completiamo con fragole intere e zucchero a velo.

Note
Tempo fa avevo preparato un plumcake con fragole e cioccolato: andate a sbirciare perchè era molto buono, nonostante le foto inquietanti!


venerdì 23 maggio 2014

Applecake fingers, una torta inglese alle mele...decisamente fuori stagione!


Questo periodo comincia ad essere molto ricco di frutta fresca e colorata tipicamente estiva: albicocche, meloni, nespole, le prime pesche, le prime ciliegie...
Abbiamo poi ancora le fragole che ci deliziano già da qualche settimana. 
Proprio ieri nell'orto ho raccolto un bel cestino di fragole che sto per utilizzare in un dolce. 
Ma nel frattempo....sfido chiunque a non trovare nel proprio cesto porta-frutta una mela dimenticata da un po', che ha perso croccantezza e che per questo nessuno  mangia!
Io ne avevo due e ho pensato bene di smaltirne una nella ricetta che vi propongo oggi, tratta dal libro inglese di cui vi parlavo giorni fa qui..."Cakes and bakes - just like mum used to make"!...e l'altra le ha fatto compagnia nelle foto!
La tortina è moooolto british, tanto che ha il bicarbonato come agente lievitante! E' arricchita da una piacevole glassa al limone ed ha un colore tipicamente autunnale che le conferiscono la cannella e la noce moscata: si adatta bene a questa giornata dal cielo grigio!
Provatela! Oppure, se non vi convince l'idea di un dolce dai "tratti" tipicamente autunnali in piena primavera, salvatevi la ricetta per quando tornerà il tempo delle mele!


Applecake fingers
Ingredienti 

per la torta
150 g di farina 00 setacciata
150 g di zucchero di canna
1/2 cucchiaino di bicarbonato
1/2 cucchiaino di spezie miste (io ho messo una spolverata di cannella e di noce moscata)
90 g di burro morbido
1 uovo grande
75 ml di latte
1 pizzico di sale
1 mela

per la glassa
100 g di zucchero
1 cucchiaio d'acqua
la scorza grattugiata di 1/2 limone


Procedimento
Scaldate il forno a 190° e coprite con cartaforno uno stampo da cm 17x27 (circa!). Mescolate farina, zucchero, bicarbonato e sale. Aggiungete il burro e fate assorbire alla farina come se stesse facendo un crumble. Sbattete l'uovo con il latte e aggiungetelo al composto preparato precedentemente. Aggiungete la mela sbucciata e a pezzi e infine le spezie. Trasferite nello stampo e cuocete per 35 minuti.
Ora preparate la glassa mescolando tutti gli ingredienti e la verserete sulla torta quando sarà fredda.


Note
La torta è molto morbida. Potete limitare il bicarbonato ad una punta di cucchiaino se volete evitare di percepirne il gusto.

mercoledì 21 maggio 2014

Paninetti al latte con i semini oppure no!


Buongiorno a tutti! 
Oggi inizio ringraziandovi: grazie!... grazie per essere sempre numerosi a leggere i miei post! 
Mi piacerebbe essere più presente, rispondere ai vostri commenti singolarmente....ma più di così in questo momento proprio non riesco a fare! Magari bisogna solo organizzarsi, vediamo un po'.....
Intanto sembra che l'estate sia arrivata e con un bel sole brillante nel cielo azzurro e gli uccellini che cinguettano allegramente torniamo a parlare di pane!


Più che panini questi sono dei bocconcini di pane! Due o tre morsi bastano a farli sparire! :)
Sofficissimi e profumati, adatti sia a farciture dolci che salate; perfetti in ogni momento della giornata! 
La mia versione è basica, ma potete aggiungere qualche cucchiaio di zucchero all'impasto per realizzare la variante semi-dolce, classica da buffet. E poi potete metterci i semini che volete voi o semplicemente spennellarli di uovo per un bell'effetto dorato. 
Se vi sembrano troppi potete congelarli e scongelarli all'occorrenza, magari ripassandoli per pochi minuti nel forno.
La mano di mio marito vi dà l'idea della grandezza dei panini e vi mostra l'interno soffice!
Prossimamente vi farò vedere anche come li abbiamo farciti.
Per il momento passiamo alla ricetta dei panini al latte con prefermento a lievitazione naturale....


Panini al latte con lievito madre
Ingredienti

per il prefermento
80 g di lievito madre
100  g di acqua a temperatura ambiente
120 d di farina manitoba

per l'impasto
il prefermento
200 g di farina manitoba
200 g di farina 0
200 g di latte (a seconda del tipo di farina potrebbe volercene poco di più) a temperatura ambiente
20 g di burro morbido
2 cucchiaini di miele d'acacia
12 g di sale

inoltre
1 uovo sbattuto per spennellare
semini a piacere  



Procedimento
La sera prima prepariamo il prefermento: sciogliamo il lievito madre nell'acqua, aggiungiamo la manitoba e lasciamo riposare in luogo riparato con la ciotola coperta da pellicola.
La mattina dopo impastiamo il prefermento con tutti gli atri ingredienti (aggiungendo il sale solo alla fine): dobbiamo ottenere un impasto morbido ma lavorabile, quindi regoliamoci con il quantitativo di latte. Copriamo la ciotola e facciamo raddoppiare in luogo tiepido. Riprendiamo l'impasto e ricaviamo tante palline da circa 50 g l'una, le schiacciamo e poi pieghiamo i bordi verso il basso per formare i panini; li disponiamo su una teglia coperta di cartaforno e lasciamo lievitare per un paio d'ore. Scaldiamo il forno a 200°, spennelliamo i panini di uovo ed eventualmente li immergiamo nella ciotola con i semini. Inforniamo fino a doratura.


Note
Se non avete il lievito madre potete preparare il prefermento con 8/10 g di lievito di birra.



lunedì 19 maggio 2014

I biscotti per il latte, come si facevano una volta....


Non fatevi fuorviare dalla cannuccia: questi biscotti sono perfetti per essere inzuppati in una ciotolona di latte! Ma anche da mangiare al naturale eh!! 
E' una ricetta semplice per un risultato rustico ed essenziale!...ma tanto buono e pure genuino, il che non può che far piacere.
Io questi biscotti, che sanno un po' di antico e li faceva pure mia nonna, li preparo spesso la sera per la colazione del mattino seguente!
Sono talmente facili e veloci che non serve programmarli in anticipo! 
Gli ingredienti li avrete certamente in casa... se siete soliti fare i biscotti con l'ammoniaca...insomma, è più a dirsi che a farsi! 
E se alla sera vi rendete conto che non avete nulla di buono per la colazione del giorno dopo, potrete rimediare al volo!
Buona settimana a tutti (forse arriva anche l'estate...)!


Biscotti da colazione

Ingredienti per circa 50 biscotti
3 uova medie
450 g di farina 00
180 g di zucchero + qualche cucchiaio per la superficie
100 g di olio d'oliva
la scorza grattugiata di un limone
essenza di vaniglia
8 g di ammoniaca
1 cucchiaio di latte


Procedimento
Sbattiamo le uova con lo zucchero per alcuni minuti, aggiungiamo gli aromi e l'olio continuando a sbattere e infine la farina e l'ammoniaca sciolta in un cucchiaio di latte.
Scaldiamo ilforno a 200° e nel frattempo formiamo i biscotti aiutandoci con 2 cucchiaini direttamente sulla placca coperta di cartaforno. Spolverizziamo di zucchero e inforniamo per circa 15 minuti o fino a quando i biscotti risultano dorati.

Note
Potete aumentare il quantitativo di farina fino a 480 g se le vostre uova sono di taglio più grande. Il composto deve rimanere compatto quando lo adagiamo sulla teglia.



venerdì 16 maggio 2014

Ravioli di ricotta allo zafferano con sugo di pomodoro


Nuovo appuntamento con la rubrica Abruzzo in tavola: come ogni mese io ed altre bloggers abruzzesi vi raccontiamo la nostra bella regione attraverso ricette e prodotti tipici! 
E proprio uno dei prodotti più pregiati della nostra terra è il protagonista dell'Abruzzo in tavola del mese di maggio, lo zafferano dell'Aquila dop (detto anche oro rosso)  prodotto sull'altopiano di Navelli e che dal 2005 ha acquisito la Denominazione d'Origine Protetta.
E' considerato da molti intenditori come il migliore zafferano al mondo, per l'equilibrio dei profumi ed il gusto delicato!
Evidentemente proprio sulla piana di Navelli la piantina dello zafferano ha trovato le condizioni ideali per la crescita, grazie alle caratteristiche del terreno e del clima. Ma fondamentali sono anche i processi di lavorazione dello stesso.

Lo zafferano è anche una spezia molto versatile, perfetta in preparazioni sia dolci che salate. Io ho scelto di utilizzarlo per arricchire il ripieno dei ravioli con ricotta di pecora....quando ho la scusa per fare i ravioli io colgo subito la palla al balzo perchè mi piacciono troppo....ma continuate a seguirci nel corso di tutto il mese sulla fanpage di L'Abruzzo in tavola e ne vedrete delle belle.
Vi ricordo intanto le ricette pubblicate fino ad ora sul tema dello zafferano: i Tortini di zafferano e zucchine di Simonetta, i Biscotti tagliati allo zafferano di Laura,  le Patate allo zafferano di Eva, i Panini morbidi allo zafferano di Claudia, i Cupcakes speck, asparagi e zafferano di Mary e infine i maccheroni alla chitarra con salsiccia e zafferano di Marti.


Ravioli di ricotta allo zafferano con sugo di pomodoro
Ingredienti per 2/3 persone

per la pasta
1 uovo intero + 1 albume
100 g di semola di grano duro
50 g di farina 0
1 pizzico di sale
1/2 cucchiaio d'olio

per il ripieno
300 g di ricotta di pecora
50 g di parmigiano grattugiato
1 bustina di zafferano in polvere
1 albume
sale e pepe

per la salsa
1 barattolino di pomodori pelati
olio d'oliva
1/2 cipolla
1 spicchio d'aglio
basilico fresco
1/2 cucchiaino di zucchero
sale


Procedimento
Lavoriamo la ricotta con una forchetta per renderla cremosa e aggiungiamo tutti gli ingredienti previsti per il ripieno, con lo zafferano sciolto in un cucchiaio di latte freddo. 
Lasciamo riposare il ripieno, nel frattempo assembliamo gli ingredienti per la preparazione della pasta e lavoriamo a lungo. Anche la pasta necessita di una mezz'ora di riposo, quindi prepariamo un panetto liscio ed omogeneo e lo avvolgiamo nella pellicola.
Per la salsa facciamo appassire aglio e cipolla tritati nell'olio a fiamma bassa, aggiungiamo i pomodori con un ciuffo di basilico, saliamo, aggiungiamo anche lo zucchero e lasciamo sobbollire fino a che la salsa risulterà pronta.
Riprendiamo la pasta, la stendiamo in una sfoglia sottile e prepariamo i ravioli. Lessiamo i ravioli in acqua salata, condiamo con la salsa di pomodoro e serviamo con formaggio grattugiato a parte.


mercoledì 14 maggio 2014

Suffolk cakes


Suffolk cakes, ovvero tortine del Suffolk, regione ad Est dell'Inghilterra!

Da uno dei suoi ultimi viaggi di lavoro a Londra mio marito mi ha riportato il tè, come sempre, e alcuni libri di cucina. Ve li farò vedere man mano che sperimenterò le ricette! 
Ma il primo su cui mi sono fiondata, praticamente il giorno dopo averlo ricevuto, è questo sui dolci tipici dell'ora del tè!
Non potete immaginare quante meraviglie ci sono! Vorrei già averle provate tutte! :)
Sono partite dalla ricetta più semplice in assoluto: le tortine del Suffolk, fatte con pochi, pochissimi ingredienti e davvero facili e veloci da preparare! 
La loro sofficità e il loro  profumo però vi sorprenderanno! Buonissime! 
Sono anche incredibilmente leggere: la cosa stupisce sapendo quanto burro di solito c'è nei dolci anglosassoni!


Sul libro, nell'introduzione alle tortine, si suggerisce di gustarle con un tè molto delicato; beh, non si può certo dire che io abbia seguito il consiglio: per fare le foto ho lasciato il filtro in immersione nella tazza per troppo tempo e il mio tè è diventato più nero e forte del caffè!
....ecco, non fate il tè come il mio ma soprattutto raddoppiate gli ingredienti delle tortine, perchè con queste dosi ne ho ottenute 7 e direi che, considerata soprattutto la leggerezza, sono davvero poche!


Suffolk cakes

Ingredienti
2 uova
100 g di zucchero di canna
la scorza grattugiata di un piccolo limone
50 g di burro morbido
50 g di farina 00


Procedimento
Scaldate il forno a 200° e preparate la teglia da maffins con i pirottini all'interno. Montate le chiare d'uovo a neve ben ferma; in un'altra ciotola montate i tuorli con lo zucchero e la scorza di limone. Aggiungiamo il burro morbido e continuiamo a sbattere. Uniamo i bianchi al composto di tuorli e zucchero e mescoliamo delicatamente dall'alto verso il basso. Aggiungiamo la farina setacciata, mescoliamo e trasferiamo il composto nei pirottini. Cuociamo per 15 minuti circa.

Note
Nelle tortine non c'è lievito, per questo bisogna montare bene le uova per permettere la lievitazione. Sono molto simili alla nostra torta margherita, ma lo zucchero di canna e il limone conferiscono un gusto diverso.


lunedì 12 maggio 2014

Vellutata di asparagi alla vaniglia e crocchette


Per quest'anno è l'ultima ricetta con gli asparagi, promesso! 
In realtà si tratta di due ricette in una....che potete servire insieme ma anche no! 
E potete pensare il tutto come un antipasto (le dosi indicate sarebbero giuste anche per 5 persone...) o come un piatto unico/primo piatto: e in questo caso direi che le quantità indicate sono perfette per un romantico tete à tete!
Insomma, per farla breve...avevo un mazzetto di asparagi e l'ho sfruttato in ogni sua parte!...con i gambi ho fatto la vellutata al profumo di vaniglia che insieme, si sa, stanno benissimo e con le punte delle sfiziose crocchette col formaggio emmental! 
Le crocchette nascono da una ricetta che trovai in rete alcuni anni fa, ma all'epoca, non avendo ancora un blog mio, non badavo a tante cose e ora non saprei proprio dire chi ne sia l'autrice. 
Nel tempo le ho rielaborate alleggerite a modo mio, eliminando il tuorlo e il latte previsti.


Crocchette di asparagi all'emmental

Ingredienti
le punte di un mazzetto di asparagi (circa 80 g)
100 g di emmental grattugiato
1 cucchiaio di parmigiano grattugiato
2 chiare d'uovo
sale e pepe
pangrattato
olio per froggere

Procedimento
Lavare e sbollentare per pochi minuti le punte degli asparagi. Ridurle in tocchetti molto piccoli ed amalgamarle ai formaggi e alla chiare d'uovo montate a neve. Aggiustare di sale e di pepe, formare delle palline e passarle nel pangrattato. Friggere in abbondante olio bollente ed asciugare su carta assorbente.


Vellutata di asparagi alla vaniglia

Ingredienti
i gambi di un mazzetto di asparagi
1 cipollotto
1 patata
4 cucchiai di panna fresca( o latte)
olio d'oliva
1/2 bacca di vaniglia senza semini
sale e pepe

Procedimento
Affettare finemente il cipollotto e lasciarlo appassire a fiamma bassa in olio d'oliva. Aggiungere la patata e gli asparagi a tocchetti. Far cuocere con coperchio con la bacca di vaniglia e se necessario aggiungere qualche cucchiaio d'acqua. Portare a cottura, salare, pepare e frullare dopo aver eliminato la bacca. Aggiungere l'acqua calda necessaria ad ottenere la consistenza desiderata, addolcire con poca panna fresca o latte e servire con crostini di pane ed eventualmente con le crocchette agli asparagi.


venerdì 9 maggio 2014

Brioche senza impasto alle mandorle


E' venerdì: il giorno  giusto per preparare qualcosa di buono per la colazione del fine settimana!
Cosa ne pensate della ormai classica brioche senza impasto rivisitata però nella versione alle mandorle?
Se vi sta venendo l'acquolina dovete correre subito ai ripari, senza perdere tempo!....perchè questa brioche, che si prepara in 5 minuti, necessita di un lungo riposo in frigo, che va dalle 24 ore ai 5 giorni.
Di solito io la cuocio dopo 48 ore e la trovo perfetta; quindi se volete mangiarla domenica mattina dovete prepararla subito e cuocerla sabato sera o domenica mattina stessa (se a differenza mia siete di quelli che alle 6 del mattino riescono già ad attivarsi!)!
Io uso come sempre il lievito madre, ma se non lo avete potete ricorrere senza problemi al lievito di birra ( 2 o 3 g di quello secco....).
L'aroma di mandorla con la marmellata di pesche della scorsa estate è il massimo!
Buon fine settimana!


Brioche senza impasto alle mandorle

Ingredienti
250 g di farina Manitoba
2 uova
50 g di lievito madre
50 g di mandorle senza pellicina
50 g di miele (quello che preferite)
2 cucchiai di zucchero
85 g di acqua
100 g di burro
1 pizzico di sale
aroma alla mandorla
scorza di un'arancia gtattugiata
inoltre
mandorle a lamelle, granella di zucchero e zucchero a velo per rifinire la superficie


Procedimento
Facciamo fondere il burro e lo lasciamo raffreddare. In una padella facciamo tostare per pochi minuti a fiamma bassa le mandorle (non devono colorarsi, solo asciugare) e le tritiamo finissime nel robot da cucina, fino a ridurle in farina. Sciogliamo nell'acqua appena tiepida il lievito madre e aggiungiamo il miele e lo zucchero. Uniamo la manitoba e la farina di mandorle e mescoliamo. In una ciotola a parte mettiamo le uova, il  burro fuso e il pizzico di sale e mescoliamo fino a renderlo omogeneo. A questo punto uniamo i 2 composti e amalgamiamo bene dopo aver aggiunto anche qualche goccia di aroma alla mandorla e la scorza d'arancia. Copriamo con la pellicola e lasciamo un paio d'ore a temperatura ambiente prima di trasferire in frigo per un periodo massimo di 5 giorni.
Al momento di cuocere la brioche la trasferiamo nello stampo (20 cm) coperto di cartaforno e la lasciamo a temperatura ambiente per 2 ore. Copriamo la superficie con le mandorle, la granella di zucchero e lo zucchero a velo e infornaimo a 180° per circa 30 minuti.

Note
- Se decidete di omettere la farina di mandorle e realizzare quindi la brioche senza impasto tradizionale, potrebbe essere sufficiente un po' meno acqua: l'importante è che l'impasto si mescoli con la forchetta.

Spero che la foto della fetta sia sufficiente come "prova morbidezza"!


giovedì 8 maggio 2014

Le fave con la pancetta


Tempo di fave....
A casa mia la ricetta più gettonata per cucinarle è sempre stata questa: stufate in padella con la pancetta!
Sarebbe un contorno, ma poi dipende pure da quanta pancetta ci mettete....che diventa facilmente un piatto ipersostanzioso.
Noi le abbiamo mangiate con un pane profumatissimo di cui vi parlerò!

Per ora vi scrivo come ho cucinato le fave anche se è talmente scontata come ricetta che non ce ne sarebbe bisogno! :)

 
Fave con la pancetta

Ingredienti per 4 persone
1,800 kg di fave con la buccia
1 hg di pancetta (tesa o arrotolata, comunque dolce) in una sola fetta
2 cipollotti
olio d'oliva
sale e pepe

Procedimento
Sgranate le fave e lavatele sotto acqua corrente; tagliate la pancetta a cubetti e affettate sottilmente i cipollotti. Scaldate un tegame (magari di coccio....) con un filo d'olio d'oliva, aggiungete le cipolle e dopo alcuni minuti anche la pancetta. Quando i cipollotti risulteranno disfatti e il grasso della pancetta trasparente unite anche le fave. Mescolate spesso e tenetele con fiamma al minimo e con coperchio fino a cottura. In questo modo non dovrebbe essere necessaria l'aggiunta di acqua (eventualmente pochissima e calda). Le mie fave hanno impiegato una trentina di minuti a cuocere. Salate e pepete a fine cottura.


mercoledì 7 maggio 2014

Spezzatino di agnello con carciofi


Buongiorno a tutti!
Oggi pubblico un piatto che sicuramente non riscuoterà il consenso di molti: tante persone infatti non mangiano la carne di agnello perchè non ne apprezzano il gusto particolare o per motivi etici, perchè l'agnello viene macellato nei primi mesi di vita.
Io, devo essere sincera, non la preferisco, nonostante nella mia regione rappresenti la carne più tipica e venga cucinata in tanti modi. Ma io consumo pochissima carne in generale e mi piacerebbe arrivare ad eliminarla completamente, anche perchè non so quanto faccia bene alla salute...per ora non ci sono riuscita!
Per il resto posso dire che anche gli altri animali sono cuccioli quando vengono macellati (non il manzo ovviamente) e quindi tutti dovrebbero suscitare tenerezza....anche il povero pollo! Non siete d'accordo? Ma poi un animale adulto fa meno tenerezza? Non lo so.....

Passando alla ricetta...si tratta di uno spezzatino cucinato "alla cacciatora" a cui poi ho aggiunto i carciofi trifolati. Ho fatto insaporire tutto insieme per pochi minuti: un secondo e un contorno in un unico piatto quindi. Eventualmente potete sostituire l'agnello con altri tipi di  spezzatino.
Trascorrete una bella giornata! ciao


Spezzatino di agnello con carciofi

Ingredienti per 2 persone
600 g di spalla di agnello in spezzatino
2 carciofi
3 spicchi d'aglio
1 rametto di rosmarino
1 ciuffo di prezzemolo
olio d'oliva
sale e pepe
brodo vegetale 
aceto e vino bianco per sfumare
poca farina
1/2 cucchiaino di maizena

Procedimento
Laviamo ed asciughiamo la carne. Mondiamo e laviamo i carciofi e li immergiamo in acqua acidulata con succo di limone.
In una casseruola scaldiamo l'olio con 2 spicchi d'aglio tagliati a meta e il rosmarino tritato. Aggiungiamo lo spezzatino leggermente infarinato e lo rosoliamo bene su tutti i lati, girando spesso ogni pezzettino di carne. Saliamo leggermente, pepiamo e sfumiamo con poco aceto, lasciamo evaporare e sfumiamo con poco vino. Inumidiamo il fondo del tegame con poco brodo, copriamo e lasciamo cuocere a fiamma bassa. Nel frattempo affettiamo i carciofi e li cuociamo con aglio e prezzemolo tritati, olio, sale e pepe e poca acqua. Li portiamo a cottura lasciandoli piuttosto al dente. Quando la carne sarà cotta aggiungiamo i carciofi, mescoliamo e li lasciamo insaporire insieme per alcuni minuti. Se necessario addensiamo la salsa di cottura con la maizena sciolta in un fondo di tazzina di acqua fredda e serviamo lo spezzatino caldissimo.


lunedì 5 maggio 2014

Lasagnetta agli asparagi con ricotta e pomodorini


Buongiorno a tutti!
Iniziamo la settimana con una lasagnetta che quasi non ricordo più quanto tempo è che ho fatto! Sicuramente con i primissimi asparagi della stagione, che ho unito ai pomodorini e alla ricotta di pecora! Una bontà che a rivedere mi vien voglia di rifare, prima che gli asparagi finiscano! 
Ora sarebbe anche più buona perchè i pomodorini iniziano ad avere il gusto e il profumo dell'estate alle porte....se solo smettesse di piovere! :) 
Per tutto l'inverno non ho mangiato pomodori se non quelli conservati dall'estate scorsa sotto forma di salsa o di pelati e ad un certo punto ho iniziato a sentirne "seriamente" la mancanza!...così come di peperoni, melanzane e zucchine. 
Non vedo l'ora di riempire la casa del profumo di quelle belle e coloratissime teglie di ortaggi estivi, completamente cosparsi di origano e basilico! 
Nel frattempo godiamoci ancora gli asparagi!
La ricetta per voi!


Lasagnetta agli asparagi
Ingredienti per 4 persone

per la pasta
2 uova
150 g di semola di grano duro
50 g di farina 0
1 cucchiaio d'olio
1 pizzico di sale

per la farcitura
400 g di pomodorini
1 mazzetto di asparagi
150 g di ricotta di pecora
1 piccola scamorza
1 spicchio d'aglio
la metà di una piccola cipolla
olio d'oliva
parmigiano grattugiato
sale e pepe
qualche foglia di basilico
1 pizzico di zucchero

per la besciamella
20 g di burro
20 g di farina00
150 g di latte
sale
noce moscata

Procedimento
Iniziamo preparando la pasta: impastiamo tutti gli ingredienti, li lavoriamo fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo che lasceremo riposare per almeno 30 minuti coperto da pellicola.
Trascorso il tempo standiamo la pasta in sfoglie sottili che lesseremo in acqua salata e stenderemo ad asciugare su un canovaccio.
Prepariamo una salsa con i pomodorini: lasciamo appassire la cipolla affettata sottilmente in una padella con l'olio, uniamo i pomodorini con il sale, lo zucchero e il basilico. Facciamo cuocere fino a che i pomodorini risulteranno disfatti e poi mettiamo a raffreddare.
Dividiamo le punte degli asparagi dai gambi, cuociamo entrambe le parti in 2 pentolini separati con olio e 1/2 spicchio d'aglio. Saliamo e frulliamo i gambi che poi uniremo alla besiamella.
Prepariamo la besciamella: facciamo fondere il burro, uniamo la farina in un solo colpo e tostiamo mescolando. Aggiungiamo il latte caldo e facciamo addensare pochi minuti. Saliamo e profumiamo con un pizzico di noce moscata. Amalgamiamo la besciamelle alla crema di asparagi.
A questo punto possiamo assemblare la lasagna alternando pasta e ingredienti; anche sullo strato superiore  disponiamo un po' di tutto.
Inforniamo a 180° fino a che la scamorza all'interno sarà fusa e sulla superficie si sarà formata una crosticina croccante.


sabato 3 maggio 2014

Pizza in teglia con lievito madre


Buongiorno!!!
Mini-post per augurarvi un buon fine settimana!
Cosa farete di bello?
Da noi tra il sabato e la domenica una pizza ci scappa sempre!

Se volete la ricetta della mia pizza in teglia facile facile e con lievito madre andate a dare un'occhiata al sito del Cucchiaio d'Argento.
A presto! ciao



venerdì 2 maggio 2014

Insalata con le mandorle fresche


Eccoci....
Con tutte queste feste infrasettimanali si perde l'orientamento e non si capisce più che giorno è!
Dopo la tortona ricca e calorica me ne esco con una insalatina senza pretese!
Ma a casa mia mangiamo soprattutto verdure, sia crude che cotte, di solito cucinate in maniera molto semplice e condite spesso con olio d'oliva a crudo! Contrariamente a come potrebbe sembrare, visti i tanti dolci che compaiono su queste pagine, cerchiamo di avere un' alimentazione sana e leggera!

...Ma voi avete mai mangiato le mandorle fresche appena raccolte?
Io per la prima volta in occasione di questa insalata!
Non immaginavo fossero così dolci!


Come molte ricette anche questa è nata al mercato!
Dopo aver fatto la spesa al solito banchetto di contadini che vendono i prodotti dei loro campi, la signora mi ha regalato le mandorle fresche e mi ha raccontato che durante la loro infanzia era abitudine girovagare tra i campi per farne delle vere scorpacciate! Altri tempi!
E comunque da lì a decidere di metterle nell'insalata il passo è stato breve! ;)
Cipollotti, ravanelli, una lattuga freschissima appena comprata, le mandorle affettate sottilmente e qualche quenelle di ricotta di pecora...se avete l'occasione di trovare le mandorle nelle vostre passeggiate in campagna, provate!


E lei chi è????


E' una gattina che ormai stazione stabilmente sotto la mia finestra e proprio adesso mi ha fatto prendere un colpo saltando sul davanzale!
Non sarebbe mia, perchè dopo la morte della mia miciona Birba ho deciso di non avere altri animali. ...Ma questa gattina è sempre a caccia di coccole (oltre che di cibo!) e io ai gatti non resisto!!!

Si capisce che sta in piedi sotto al davanzale della finestra con le zampine appoggiate al muro ?
E mi chiama: miaooooo.....!!!!