Una zuppa tipicamente autunnale, se realizzata con le castagne fresche. Ma anche un piatto della tradizione natalizia in varie zone dell'Italia centrale (alto-Lazio, alto-Abruzzo, Toscana): in questo caso cucinato preferibilmente con le castagne secche.
Un piatto "povero", le cui origini si perdono in un passato piuttosto antico...di carbonai e boscaioli, risalendo indietro nel tempo, anche fino al '700 ... in tutte quelle zone dell'Appennino ricche di boschi di castagni.
Per le popolazioni montane spesso la produzione del carbone rappresentava l'unica possibilità di sostentamento famigliare, con l'allevamento degli animali e una stentata agricoltura. Vivere il bosco significava anche approvvigionarsi dei suoi frutti...e la castagna ne era sicuramente l'emblema.
Un piatto caldo e sostanzioso come questa zuppa ben si confaceva alla rigidità del clima montano e all'esigenza di cibi sostanziosi.
Ma l'origine della minestra "Cicera atque castanae" è anche più antica, come sembrerebbe rivelare una citazione su un trattato di cucina presente alla corte napoletana dei D'Angiò (metà del 1200).
Mi piace molto l'idea di preparare una zuppa nota già in tempi tanto lontani, una ricetta semplice e anche "povera", ma ricca di storia e di tradizione, oltre che di tanto gusto.
Può essere un antipasto caldo, un primo piatto o addirittura un piatto unico: dipende naturalmente dalla quantità. Noi lo abbiamo mangiato per cena come piatto unico, insieme ad un pane morbidissimo e leggero che ho pensato appositamente per accompagnare questa zuppa.
Zuppa di ceci e castagne
Dosi per 2 persone
Ingredienti
300 g di castagne fresche
150 g di ceci secchi
2 spicchio d'aglio rosso
2 rametto di rosmarino
1 foglia di alloro
3 cucchiai di olio
sale e pepe
Procedimento
La sera prima mettere in ammollo i ceci con un po' di sale grosso: devono stare almeno 12 ore.
Il giorno dopo lessarli partendo da acqua fredda, aromatizzando l'acqua con l'alloro, 1 spicchio d'aglio e un rametto di rosmarino. Si può scegliere di non aromatizzare l'acqua di cottura, se preferiamo la zuppa non troppo speziata. I tempi di cottura per i legumi sono molto variabili, diciamo circa 2 ore. Una volta teneri li scoliamo, ma teniamo da parte l'acqua di cottura.
In un altro tegame lessare le castagne, sempre partendo da acqua fredda. Occorrerà una mezz'ora, devono essere tenere. Lasciarle raffreddare un po' e sbucciarle, togliendo anche la pellicina.
Preparare un soffritto con 2 cucchiai d'olio, l'aglio e gli aghi di un rametto di rosmarino tritati. Aggiungere i ceci, le castagne sbriciolate (lasciamone qualcuna intera per la decorazione delle fondine), salare e pepare. Fare insaporire e versare il liquido di cottura dei ceci, eventualmente anche altra acqua, se dovesse essere necessaria. Far sobbollire ancora per mezz'ora e frullare un mestolo di zuppa per conferirle una consistenza più cremosa. Servire decorando le fondine con un filo d'olio a crudo, pepe, le castagne intere e qualche ciuffetto di rosmarino.
Pane di castagne alle noci
Ingredienti (per una pagnottina)
235 g di farina "0"
15 g di farina di castagne
1 cucchiaio di olio
1 cubetto di lievito di birra
1 cucchiaino di zucchero
1 cucchiaino abbondante di malto d'orzo
5 g di sale
180 g di acqua tiepida
70 g di castagne da lessare
30 noci
Procedimento
Disporre le farine a fontana. Sciogliere nell'acqua tiepida il lievito, lo zucchero e il malto. Versare al centro della fontana assieme al cucchiaio d'olio ed impastare un po' per fare assorbire il lievito. Quindi salare. Continuare ad impastare fino a dare omogeneità alla pasta di pane ed incorporare le castagne lesse e spezzettate e le noci grossolanamente tritate.
Porre in una ciotola infarinata per almeno 2 ore, in luogo riparato e coperto da un canovaccio inumidito con acqua calda. L'impasto deve raddoppiare di volume. Ora lo disponiamo su una placca coperta di cartaforno, lievemente infarinata, e lasciamo lievitare ancora per 30 minuti. Inforniamo a 200° per 10 minuti. Proseguiamo per altri 10 minuti con la temperatura ridotta a 180°. Facciamo raffreddare su una gratella da pasticcere.
Note
- Ho messo un intero panetto di lievito in questo pane e non me ne sono pentita affatto, perchè evidentemente la farina di castagne lo richiede. Certo, se avete molto ore da dedicare alla lievitazione potete provare a ridurlo, ma per il tempo che avevo a disposizione io è risultato un quantitativo adeguato: il pane era davvero molto leggero, buono anche il giorno dopo e non si percepiva minimamente il sapore del lievito, a cui di solito sono abbastanza sensibile.
Potete anche tostarlo o farne dei crostini, valorizzando ulteriormente in questo modo anche il sapore delle noci, la cui presenza spezza un po' la particolarità del gusto della farina di castagne.
Ciao Emanuela, pane, castagne, noci....sarà il mio/nostro (beh ello dove lo mettiamo? ;-))pane.
RispondiEliminaEmanuela che bella ricetta! Mi piace moltissimo la zuppa. Sono d'accordo: è bello cucinare un piatto così antico, ma nel contempo così genuino.
RispondiEliminaIl pane è delizioso, con le noci lo preparo spesso, invece, non ho mai aggiunto le castagne, voglio proprio provarlo.
Baci
Questa delicata zuppa accostata a questo fantastico pane, sono super insieme! che bella pensata!Bravissima!
RispondiEliminaStupendo abbinamento .... davvero molto autunnale e molto "salutare"... brava!!!!!
RispondiEliminaEmanuela buona questa zuppa!!!! Ci vuole proprio qualcosa di caldo in queste giornate.
RispondiEliminabaciusssss buona settimana ;)
ma mi inviti a mangiare una zucca così super???? :)
RispondiEliminaChe peccato .. castagne ricetta è fantastica .... sto dentro per un pezzo di prova
RispondiEliminaCondivido con te il piacere di poter preparare una ricetta della tradizione come questa semplice e "povera" ma molto gustosa. Mi stuzzica anche il pane deve essere buono mangiato anche così senza niente.
RispondiEliminaP.S. Il "blogroll" oggi non funziona. Non è aggiornato con tutte le ricetta. La tua mi mancava.
Che bontà... non saprei proprio scegliere tra la zuppa e il pane.
RispondiEliminaCalda e corroborante questa ottima zuppa, perfetta per la stagione, brava Emanuela!!!!!
RispondiEliminama che zuppa fantastica.. e complimenti per le notizie storiche..
RispondiEliminagrazie Emanuela!!
Fantastico!!! Sia la zuppa che il pane.
RispondiEliminaBuona serata
emanuela qst zuppa fa venire una gran fame...adoro le zuppe,poi bella e fatta come qst non ti dico...super...buona...lina pasticciincucina baciotti
RispondiEliminaBellissimi sia il pane che la zuppa.
RispondiEliminaPeccato che non trovi le castagne :-(
una splendida ricetta adattissimi a queste giornate, grazie, me la segno! un bacione....
RispondiEliminaThis looks delicious..Perfectly made dear...Should try it some day...Thanks for the recipe dear.
RispondiEliminaMy Blog
http://yummytummy-aarthi.blogspot.com/
tutto meraviglioso mia acra, stupenda la zuppa e anche il pane! Bravissima :)
RispondiEliminaA presto, un bacio
Mamma mia che meraviglia!! Buonissimi sia i ceci che il pane
RispondiEliminapovero si ma molto gustoso:)
RispondiEliminaChe buone queste cose alle castagne! Spesso i piatti poveri, magari arricchiti sono i migliori!
RispondiEliminabaci a presto:**
si anche a me è capitato di suare più lievito con la farina di castagne, forse è come dici tu che richiede più lieviti. E' vero che nelle zone altolaziali la zuppa di castagne è presente, non in tutti i paesini,ma è uno dei piatti più apprezzati. un bacione carissima
RispondiEliminaUna zuppa tipicamente autunnale. Già da come la descrivi mi piace assai :) E quel pane? Mamma mia che bello!
RispondiEliminaNon ho mai provato nulla di simile, ma credo che taluni miei amici la apprezzerebbero molto. Copiata e salvata e grazie mille... hai sempre delle idee particolari!
RispondiEliminaBaci
Mari
Ma anche questa è una delle tipiche cene del tuo giocatore di rugby?!Mi piace ricordare la tradizione non si può andare avanti senza quella, poi i suoi gusti genuini sono insuprebili, la farina di castagne "rende" poco, ci vuole un pelo di lievito in più avrei fatto come te anche io !Baci!
RispondiEliminaNon conoscevo questa ricetta, ma non esiterò a provarla . Ciao e buona serata.
RispondiEliminaIn questo caso non so se inizierei dalla zuppa...o dal pane...ma sono sicura che mi finirei presto tutti e due! Un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaEmanuela che spettacolo, il pane mi intriga moltissimo! :-)
RispondiEliminaBuona serata cara
Un repas complet et bien gourmand.
RispondiEliminaÇa me plait.
A très bientôt
ma quante belle idee in un sol colpo!
RispondiEliminacondivido il commento di Nadji: ça me plait!
Mi è nuova come ricetta...deve essere molto buona !Me la segno! Ciao
RispondiEliminaDavvero molto invitante... poi, le zuppe e il pane caldo in questa stagione sono davvero l'ideale.
RispondiEliminaComplimenti!
Ilaria di ATuttaCannella!
Wow Emanuela, che tentazione! Io impazzisco per le castagne...la zuppa ed il pane sono perfetti per me! :-) Ovviamente trascrivo la ricetta...
RispondiEliminaBaci.
mi hai fatto venire un'acquolina in bocca, troppo buona
RispondiEliminaCarissima che bel piatto, autunnale, caldo e con tanta storia alle spalle. Sono affascinata dai racconti che un piatto si porta dietro, e tu sei stata molto brava a prepararlo, le castagne sono buonissime. Un bacione
RispondiEliminacercavo una zuppa e ti ho ritrovato!!! ma tu mi fai proprio venire fameeee!!!!
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